Ai microfoni di IlSognoNelCuore è intervenuto Luca Falbo, giovane promessa del Monopoli ma soprattuto ex Lazio. Il difensore classe 2000 infatti, oltre ad aver preso parte a diversi ritiri sotto la guida di Simone Inzaghi, ha anche debuttato nella massima serie contro la Juvenuts. Di seguito l’intervista a cura del nostro Emanuele Cantisani.
Falbo: “Monopoli mi ha aiutato a crescere sotto tanti aspetti”
Dopo la Viterbese, ora il Monopoli in C, quale tra le due esperienze in Lega Pro ti ha permesso di crescere maggiormente? Hai già un’idea su quale possa esser il tuo futuro per la prossima stagione?
“Senza dubbio Monopoli, perché ho trovato un contesto migliore che mi ha aiutato a crescere sotto tanti aspetti. Ancora non so niente, però spero sempre di migliorare con il tempo!”
Falbo: “In Italia i giovani sono sottovalutati rispetto al resto dell’Europa”
A tuo parere quale è il motivo per il quale i giovani come te, non riescono a trovare il giusto spazio in Italia? È una questione solo di retroterra culturale e mentalità?
“In Italia i giovani sono sottovalutati rispetto al resto dell’Europa: in Italia uno della mia età fa la gavetta e gioca poco, mentre all’estero giocano già titolari in Champions League nelle top d’Europa… secondo me si potrebbe dar maggior fiducia ai giovani che la meritano, ci sono tanti talenti che trovano pochi spazi nei nostri campionati”
Falbo: “L’esordio in A è stata un’esperienza indimenticabile con delle emozioni fortissime”
Parlando della tua esperienza alla Lazio: il tuo esordio in A contro la Juventus cosa ha suscitato in te e che emozioni si provano in quel contesto?
“È stata un’esperienza indimenticabile con delle emozioni fortissime! Non ero teso, non ero impaurito o ansioso… ero solo felice ed emozionato di raggiungere un traguardo del genere e giocare con/contro tutti quei campioni…”
Falbo: “All’interno dello spogliatoio i leader erano Radu e Acerbi”
Durante il tuo periodo in maglia biancoceleste, chi erano i leader dello spogliatoio? E chi ti ha permesso di crescere maggiormente oltre che ad ambientarmi a pieno all’interno dello spogliatoio?
“Come leader ricordo Radu e Acerbi: entrambi mi hanno preso sotto la loro ala protettrice e mi hanno aiutato a crescere tatticamente ma soprattutto mentalmente, insegnandomi grande professionalità”
Falbo: “La Lazio era piena di grandi giocatori, ma quello che mi aveva impressionato di più era Leiva”
Nei vari ritiri a cui hai avuto la possibilità di prender parte sotto la guida di mister Inzaghi, quale calciatore ti ha impressionato maggiormente in allenamento?
“La Lazio era piena di grandi giocatori, ma quello che mi aveva impressionato di più era Leiva: era onnipresente e vedeva la giocata prima degli altri, come se prevedesse la giocata, facendo sempre la giocata giusta, rendendo il calcio un gioco semplice”
Falbo: “Inzaghi lo ricordo come un grande psicologo”
Sebbene l’ultimo periodo piuttosto difficile per entrambi, che ricordo hai di Correa e Inzaghi?
Inzaghi lo ricordo come un grande psicologo: difende sempre il gruppo e ha a cuore il benessere dello spogliatoio. Con me è sempre stato disponibile e mi ha sempre dato fiducia. Correa invece, tecnicamente fortissimo, è sfortunato per via dei numerosi infortuni. Andavamo molto d’accordo, scherzavamo e ridevamo spesso in spogliatoio”
Falbo: “Milinkovic-Savic è fenomenale!”
Indubbiamente Sergej Milinkovic Savic è il giocatore più talentuoso dell’intera rosa laziale, è davvero così forte?
“Sergej è fenomenale: riesce a combinare tanta qualità e tanta forza in una maniera che solo lui sa fare… è un leader, ed anche con lui avevo un bel rapporto”
Falbo: “Sogno di arrivare in Nazionale”
Concludo chiedendoti quali sono le tue ambizioni future e in cosa vorresti migliorare ulteriormente?
“Sicuramente devo migliorare sotto tanti aspetti, tecnico, tattico, mentale… ogni giorno ci lavoro sodo. Le mie ambizioni, ovviamente, sono di salire di categoria fino ad arrivare in Serie A e in Nazionale… è il mio sogno e farò di tutto per avverarlo!”
a cura di Emanuele Cantisani