L’episodio: Kvaratskhelia, il suo rigore sbagliato costa caro al Napoli

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Allo stadio Diego Armando Maradona è andata in scena la gara di ritorno tra gli azzurri di Spalletti e gli ospiti i rossoneri di Pioli. Il secondo atto dei quarti di finale di Champions League ha regalato grandi emozioni è anche tanti passaggi fondamentali  in ottica futura.

L’episodio: Kvaratskhelia, il suo rigore sbagliato costa caro al Napoli

Lo spartito della gara era chiaro ancora prima che la prima palla venisse giocata, con il Napoli pronto ad assaltare la porta di Maignan per ribaltare il risultato maturato in quel di San Siro. Mentre il Milan carico del suo DNA arcigno è stato letale nel contropiede dove la squadra azzurra ha sofferto tantissimo. L’altalena tra attacco e difesa per i ragazzi di Spalletti ha farla da padrone è stata la poca lucidità anche nel gesto tecnico più elementare. I rossoneri alla metà della prima frazione potevano chiudere i giochi con il rigore su Leao, parato da Meret a Giroud. La scarica d’adrenalina cerca di svestire i panni di salvezza per la squadra di casa. Al minuto 37’ della prima frazione Leao commette un fallo da rigore non sanzionato su Lozano, per un primo tempo che finisce tra l’incertezza generale.

L’episodio: Kvaratskhelia, il suo rigore sbagliato costa caro al Napoli

La seconda frazione è stato la conseguenza degli episodi della prima frazione. La squadra di Spalletti e il continuo batti muro sulla difesa rossonera. Una pressione continua, ma che non porta alla rete del pareggio che avrebbe dato ancora tanto vita alla gara che ormai era grande padrone di un cronometro che scorreva inesorabilmente per tutti. Ma al minuto 80’ la mano di Tomori, in area regala la grande possibilità al Napoli e Kvaratskhelia di giocare 10 minuti per portare il quarto di Champions ai supplementari. Ma la troppa pressione come per Giroud prima anche il georgiano deve fare i conti con il portiere che su i guanti si porta la qualificazione rossonera. A nulla è servito l’assalto finale con gol di Osimhen che lascia l’amaro in bocca agli azzurri e la semifinale al Milan.

Spalletti colpevole a metà

L’allenatore di Certaldo, non è mai riuscito ad imporsi nelle due gare di Champions con i rossoneri. Uno dei fattori predominanti di queste battute dal resto è l’utilizzo perenne da parte del mister di quei famosi occhiali da fabbro. Napoli unica versione, quella che abbiamo visto quest’anno dove è stato bello, ma sterile se il gradino era più alto del solito. Le colpe vanno divise a metà tra la poca duttilità tattica e la grande leggerezza sotto porta da parte degli azzurri.

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