Fino a questo momento la stagione degli azzurri è davvero da incorniciare, questa squadra sta veramente andando oltre alle sue aspettative. Tutto ciò grazie al grande lavoro del mister di Certaldo, ma non solo.
Lavoro e meritocrazia, ecco dove nasce il Napoli di Spalletti
Luciano Spalletti è alla sua seconda stagione in azzurro e dopo gli alti e bassi della passata stagione. Ora in questo momento sta vivendo uno dei suoi momenti migliori da quando è allenatore. Roma, Inter, Zenit. Queste tre squadre ci hanno mostrato tre versioni di Luciano, ognuna con dei momenti di spicco da ricordare. Sia positivi ma anche negativi in questi anni. La fortuna del toscano nell’esperienza in azzurro la fa proprio la tranquillità di chi ne ha viste e vissute tante, sapendo quando e come operare in ogni situazione sottomano.
Lavoro e meritocrazia, ecco dove nasce il Napoli di Spalletti
Il gruppo, quest’ultimo per Luciano è stato sempre un grande tabù nonostante sia rimasto in buoni rapporti con tutti o quasi nelle sue avventure passate. Ad oggi però il vento in casa Spalletti sembra davvero cambiato, grazie ad un gruppo coeso in ogni sua azione, nessuno prevale su l’altro, ma Luciano è sempre attento al dettaglio una cura maniacale sul come si sta in campo vivendo la squadra, apprezzando ogni corsa del compagno. Anche nella comunicazione il mister ha cercato di smussare i suoi lati taglienti, che spesso hanno fatto parlare di sè con l’intenzione malsana di distruggere un modus operandi quasi sempre costruttiv0. In passato abbiamo visto l’evoluzione di Spalletti con qualche inciampo, ma dove non è mai cambiato è sulla gestione della squadra tramite piccoli segnali, come quello di allenarsi bene ed essere degli esempi per chi segue la squadra.
Osimhen e Lobotka il fulcro del gioco, ma non solo
Luciano, da quando allena ha sempre dato le chiavi della squadra in mano ai cosiddetti leader tecnici. Chi secondo lui può cambiare la squadra, dargli quel tocco in più sia dentro che fuori dal campo. Tutto ciò il mister l’ha trovato in Victor e Stanislav Lobotka, i ragazzi di cui questo Napoli non può fare davvero a meno assieme a Di Lorenzo, il capitano. Queste scelte oggi sono davvero la fortuna del mister come abnegazione e prestazioni, questi sono gli ingredienti di una squadra vincente come quella di Spalletti.
Leggi anche
L’episodio: Osimhen e il suo tap-in che fulmina il Francoforte
Christian Marangio