Nel complesso l’impatto di Ochoa in Serie A può considerarsi positivo nonostante l’avvio schock contro il Milan. La Salernitana, per sopperire all’infortunio di Sepe, ha la brillante idea di puntare sull’uomo dei Mondiali. Il portiere messicano ha impiegato veramente pochissimo a lasciare il segno in Serie A. E di questo passo, Luigi Sepe quando tornerà a disposizione, dovrà lavorare parecchio per riprendersi il posto.
Nel complesso positivo l’impatto di Ochoa in Serie A
La prima apparizione è quella contro il Milan, match perso 2-1 dagli uomini di Nicola. Un rendimento oltre la sufficienza, nonostante l’imbattibilità sia durata soltanto dieci minuti e qualche responsabilità sul momentaneo raddoppio di Tonali. E anche sul primo goal si concede un’uscita avventata per provare ad interrompere l’offensiva rossonera.
Il primo a testare i riflessi del “Memo” è Leao, lo stesso portoghese che poi scatta sul filo del fuorigioco, ringrazia una difesa imbambolata e trafigge il messicano, che tenta di anticipare invano la stella rossonera. Poco dopo Sambia nel tentativo di liberare il pallone, lo restituisce sui piedi di Tonali. Il tiro viene respinto da Ochoa, ma termina sui piedi di Brahim Diaz che concede un’altra chance, quella buona all’ex Brescia.
Da quel momento poco si può appuntare al numero tredici della Salernitana. Anzi se i granata non subiscono un passivo più ampio e restano in partita fino alla fine, lo devono a lui oltre alla zampata di Bonazzoli. Otto gli interventi respinti: Giroud, Dest, De Ketelaere, Diaz. Magari in alcune circostanze gli uomini di Pioli avrebbero potuto mirare meglio anziché colpirlo, ma comunque gli interventi restano. Solo Radu della Cremonese riuscì a fare meglio contro la Roma, arrivando a quota dieci parate.
Ochoa tiene in piedi una Salernitana in difficoltà contro il Torino
Contro il Torino il conteggio aumenta, altre sette parate importanti ed un punto conquistato per una Salernitana in evidente difficoltà. Come accade puntualmente, in seguito ad ogni sconfitta (Milan), Nicola è nuovamente in discussione. E le parate di Ochoa contro il Torino hanno potuto contribuire, in un certo senso, a confermare ancora il posto del tecnico. Evitata l’imbarcata di goal contro il Milan, resta ancora in gara la Salernitana contro il Torino.
Pochi minuti ed il primo riflesso sul tacco ravvicinato di Zima, poi d’istinto su Radonijc a botta sicura in contropiede. Uscita e chiusura degli spazi su Vlasic. Al 35′ deve arrendersi sul colpo di testa di Sanabria, ma sempre nel primo tempo arriva un altro intervento che evita il raddoppio. Nella ripresa Vilhena trova il pareggio e per custodirlo fino alla fine c’è ancora bisogno di Ochoa-mania. Specie intorno al 71′ sul piazzato di Miranchuk ed all’84’ quando il tiro di Rodriguez scheggia il palo, prima però passa ancora tra le mani del messicano.
Ochoa, due partite e primi record stabiliti
Bastano due partire per iniziare a scalare le classifiche e piazzarsi al venticinquesimo posto in Serie A per parate effettuate. Quarto, invece, se consideriamo almeno sette interventi in due partite. In totale sedici parate su ventuno tiri complessivi subiti in due partite, numeri importanti. Una brillante intuizione l’acquisto di Ochoa, magari anche una mossa astuta del presidente Iervolino anche per espandere il proprio brand. Di certo quando nelle ultime partite il migliore in campo resta sempre il portiere, qualche riflessione sul momento della Salernitana è lecita farla. Il “Memo” dovrà mettere ancora in mostra i suoi riflessi, in un mese che si preannuncia lungo e difficile. Atalanta, Napoli, scontro diretto con il Lecce e la Juventus da qui ad inizio febbraio.
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Davide D'Alessio