Scambio Bereszyński-Zanoli, Comotto: “Sarà un’operazione rilevante per il giovane azzurro che farà un po’ di esperienza”

Gianluca Comotto, ex calciatore, tra le tante, di Torino e Fiorentina, ha parlato dello scambio Bereszyński-Zanoli a “1 Football Club”, programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio. Di seguito, un estratto raccolto dalla redazione di IlSognoNelCuore.com.

Scambio Bereszyński-Zanoli, Comotto: “Sarà un’operazione rilevante per il giovane azzurro che farà un po’ di esperienza”

Progetti attuali? “Dopo tante stagioni nel calcio mi sono fermato, è un anno sabbatico da questo sport. Forse non è la situazione adatta alle mie caratteristiche, ma è necessario vivere un periodo di riflessione per riprendere a fare ciò che più piace. Sto seguendo i diversi campionati, ma ormai nel calcio è fondamentale essere mutevoli. Non ho un’idea precisa di quale ruolo ricoprirò nella prossima squadra, ma sono aperto a tutto” . Impatto di Kim con la Serie A? “È stato impressionante, ha subito dato l’idea di un ragazzo il quale ha compreso sin dal principio le difficoltà del campionato. Non è agevole riuscire ad analizzare così bene le letture di gioco in un campionato complicato come la Serie A”.

Giudizio sullo scambio Bereszyński-Zanoli? “Sarà un’operazione rilevante per il giovane azzurro, il quale farà un po’ di esperienza alla Samp. Il polacco, invece, conosce già bene la Serie A e può offrire un apporto prezioso al Napoli”. L’avventura doriana sarà formativa per il terzino del Napoli? “È un affare che sarà completato in questo senso. Alessandro è un calciatore forte in prospettiva, ma ha bisogno di spazio per crescere. Approderà in una squadra la quale non sta vivendo un periodo felice, ma almeno avrà minuti per giocare. È un’operazione intelligente per entrambe le squadre”.

Amrabat, Comotto: “Le sue caratteristiche sono state esaltate con il gioco della nazionale marocchina”

Rischioso ingaggiare un calciatore dopo un torneo come il Mondiale? Possibile cessione di Amrabat? “Secondo alcune parole di Corvino, la Coppa del Mondo può creare delle ‘bufale’, perché possono esserci degli abbagli, non è mai la stessa cosa giocare in nazionale rispetto al club. Non è il caso di Amrabat, le sue caratteristiche sono state esaltate con il gioco della nazionale marocchina. Se dovesse arrivare un’offerta adeguata, la Fiorentina potrebbe anche lasciar partire il centrocampista”. Pensieri sulla nuova linea dei club italiani di rischiare e puntare su giovani talenti? “Al Napoli vanno fatti i complimenti, gli ultimi acquisti confermano la lungimiranza e la visione del ds Giuntoli. I giovani, tuttavia, non devono essere identificati come degli investimenti. Per entrare in questa ottica di mercato, bisognerebbe rischiare ed investire tanto per assicurarsi giovani di talento”.

Micheli e Mantovani possono raccogliere l’eventuale eredità di Giuntoli? “Perdere Cristiano sarebbe una grossa problematica per il Napoli. Chi ha lavorato con questo ds, sicuramente ha ricevuto la possibilità di crescere. Un motus aziendale potrebbe essere puntare su giovani dirigenti”. Paratici principale capo espiatorio dei problemi della Juve? “Dà l’idea di essere classificato come capo espiatorio. In questa situazione, la Juve ha lievemente esagerato in un procedimento non ovviato soltanto da questo club; tuttavia, ha oltrepassato il limite. I numeri in Italia devono sempre tornare, ma il problema è all’origine, poiché il calcio ad oggi è divenuto insostenibile. Anche se alcune società come il Napoli hanno intrapreso un percorso adeguato per poter crescere”.

Pasquale Caldarelli

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