La partita del giorno: la favola Marocco elimina la Spagna

Marocco-Spagna

Allo stadio Education di Doha è andato in scena l’ottavo di finale tra Marocco e Spagna. Una sfida che alla vigilia suscitava davvero la grandissima curiosità da tutto il Mondo per due compagini così diverse, ma con una grande tradizione calcistica. Novanta minuti di reti inviolate, ma con un finale da film per l’ultima gara della prima fase ad eliminazione diretta.

La partita del giorno: la favola Marocco elimina la Spagna

La gara aveva subito preso il versante degli spagnoli, con il grande possesso palla per tutto il campo con la formazione magrebina, che non è stata ferma al palo sulla preposizione di gioco delle furie rosse il Marocco sin dal primo tempo, ha provato ha trovare la via della rete con delle incursioni palla al piede, ma soprattutto sfruttando la linea alta degli spagnoli. Con dei contropiedi che però non hanno sortito l’effetto sperato nella prima frazione. La Spagna ha creato tante occasioni da rete. La fase difensiva marocchina ha risposto presente in tante occasioni, anche nella seconda frazione. Dove la gara ha sortito l’effetto della stanchezza, con tanti spazi aperti per favorire lo spettacolo in campo.

La partita del giorno: la favola Marocco elimina la Spagna

La sfida non ha quasi mai sofferto momenti di grande cautela, visto che le due formazioni in campo hanno sempre avuto nella loro visione di calcio uno spirito offensivo e spregiudicato, non amando mai la fase difensiva in maniera raggruppata. Alla fine dei tempi regolamentari, il parziale era di 0-0 risultato esatto anche alla fine dei tempi supplementari dove la Spagna è stata più incisiva. Ma rete della porta di Bounou è rimasta inviolata come quella spagnola. La gara allora si è decisa per la seconda volta in questo mondiale dagli undici metri, dove il portiere marocchino si è fatto valere ancora parando tutti i rigori portando il Marocco ai quarti scrivendo la storia.

Luis Enrique guarda la sua Spagna crollare

Tutta la gara spagnola è stato il solito spartito, con i ragazzi andalusi immersi nell’immenso possesso palla. Che però stavolta non ha portato a nessun risultato. Di ciò ne dovrà rispondere il Ct Luis Enrique che ha visto la sua squadra non mordere mai l’avversario, lasciandolo esprimere tutta la grande viabilità di gioco. Una eliminazione che pesa per come avvenuta, ma la Spagna ha mostrato le potenzialità per tornare grande.

Christian Marangio

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