Allo stadio Luisail, è andato in scena l’ultimo atto del Girone G tra Camerun e Brasile, dove la posta in palio era alta solo per la squadra di Song, visto che contro i Verdeoro si giocava l’ultima possibilità di passare alla fase successiva del mondiale. Il Ct dei brasiliani ha messo in campo una formazione rimaneggiata, per dare modo a tutti di poter dare lustro alle proprie qualità, ma soprattutto per far rifiatare i pilastri della squadra in vista dell’ottavo di finale.
La partita del giorno: il Camerun batte il Brasile, ma non basta
La gara sin dalle prime battute presentava uno spartito ben noto dall’inizio del Mondiale per la Selecao, con la grande qualità dei singoli che entra in gara, ma non da mai l’impressione di poter essere decisiva dall’inizio alla fine. Questo Mondiale ci ha insegnato che le formazione sudamericane devono passare una lunga fase di studio del campo, per poter poi trovare le misure per le loro incursioni di bellezza massima, ma troppo spesso prive di una progettualità in campo.
La partita del giorno: il Camerun batte il Brasile, ma non basta
Bellezza a parte di fronte la squadra sudamericana aveva il Camerun di Song che nonostante la vittoria è costretta ad abbandonare il mondiale, la rete di Aboubakar negli ultimi minuti è stato il gran finale della formazione camerunense, che in questa competizione ha davvero mostrato i muscoli sia come gestione sulla questione Onana, ma soprattutto sulla buona proposta di gioco presentata davanti al grande pubblico, una preposizione alla fase offensiva, andando a segno con 4 reti e anche in quella difensiva dove stasera ha dato il meglio di se per fermare le scorribande dei sudamericani, questo 1-0 deve far onore al Camerun, ma mette anche Tite dinnanzi ad una lunga riflessione su come affrontare l’imminente futuro.
Brasile, una sconfitta che fa pensare
La sconfitta di stasera non brucia alla formazione brasiliana, ma che darà sicuramente modo a tutti di poter lavorare sulle cose da migliorare, questa squadra è sicuramente con vista sulla finale, altresì deve davvero limare i propri limiti e meno guardarsi allo specchio se vuole dare un senso al percorso intrapreso in questo mondiale.
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