HAALAND VENERATO – A “1 Football Club”, programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Ciro Venerato, giornalista Rai. Di seguito, un estratto raccolto dalla redazione di IlSognoNelCuore.com.
Mourinho, Venerato: “Gestore e psicologo, ma non gli affiderei mai una squadra con calciatori normali”
“Parere su allenatori con un ingaggio elevato come Mourinho? José è un grandissimo gestore e psicologo, ha sempre gestito squadre di grandissimi campioni, ma non gli affiderei mai una squadra con calciatori normali. Con Mourinho in panchina, non credo che il Napoli sarebbe primo in classifica. Ho sempre sponsorizzato, invece, Luciano. Quando fu nominato il successore di Gattuso ritenevo questo nome adatto per il genere del progetto tecnico del Napoli. Anche il prossimo anno siederà sulla panchina azzurra, Luciano è felice e probabilmente scatterà l’opzione valida per il terzo anno. Mi auguro che il Napoli non commetterà lo stesso errore con Sarri, il quale era adeguato per il progetto tecnico del club. Il Napoli non potrà mai permettersi determinate stelle, con allenatori come Ancelotti e Mourinho questi calciatori sono fondamentali per vincere. Spalletti, invece, tende a valorizzare qualsiasi calciatore, senza puntare su nessun campione. Un allenatore con un calcio codificato ha più possibilità di rinunciare a grandi giocatori e Spalletti è il grande fuoriclasse del Napoli per questo motivo, la squadra azzurra senza di lui non avrebbe la bellezza estetica posseduta. Ho incontrato Guardiola qualche settimana fa a Pescara e, dopo Klopp, anche lui si è detto innamorato del Napoli e di Spalletti”.
Spalletti, Venerato: “La stampa italiana è in debito con lui”
“In Italia tecnici simili a quello azzurro sono De Zerbi, Italiano e allo stesso Sarri, Pioli è una via di mezzo. Poi ci sono allenatori i quali vincono imboccando altre strade, e il primo nome che mi viene in mente è Allegri, il quale applica ripartenze importanti al suo gioco vince in questo modo. Affiderei squadre di prime donne ad allenatori come José e Max, in caso contrario, per valorizzare i singoli calciatori, punterei sicuramente su Spalletti, ma anche Dionisi. Ci sono allenatori i quali incaricano calciatori di svolgere determinati ruoli, mentre altri attribuiscono compiti e funzioni, volgendo il proprio sguardo anche agli avversari. La stampa italiana è in debito con Luciano, perché spesso non ha riconosciuto tanti meriti, perché anche all’Inter svolse un grande operato, ma anche nella prima Roma è stato esemplare. Come bellezza estetica, la squadra giallorossa allenata da Spalletti anni fa è simile al Napoli odierno. Ad Empoli ha giocato un calcio stellare… In passato per il carattere ed il mancato corteggiamento ai giornalisti ha avuto meno peana rispetto a quanto ne avrebbe in realtà meritata. Commento sulle dichiarazioni di Giuntoli su Haaland? Ricordo bene quella possibilità, ma il Dortmund offriva più garanzie. È andata bene al ragazzo che oggi gioca al City, ma anche al Napoli, il quale ora può contare su Osimhen, uno degli attaccanti più forti del mondo”.