L’EDITORIALE NAPOLI – Il Napoli di Luciano Spalletti contro l’Empoli trova la decima vittoria consecutiva in campionato e il diciottesimo risultato utile consecutivo considerando anche la passata stagione. Dopo la dispendiosa trasferta e vittoria di Bergamo, il tecnico azzurro deve ancora rinunciare a Kvaratskhelia, pronto a far rientro nell’ultima gara contro l’Udinese prima del Mondiale. Diversi cambi nell’undici titolare: in difesa Mario Rui e Ostigard, rispettivamente ai posti di Olivera e Juan Jesus. A centrocampo Ndombele prende il posto di Zieliński, mentre sono Raspadori e Politano a supportare Victor Osimhen.
L’Editoriale – Napoli, tanta fatica ma Empoli mai pericoloso
Il match è di quelli spigolosi, il Napoli nel primo tempo non riesce a sfondare il muro dei toscani. In diversi frangenti la squadra di Zanetti si è snaturata per provare a rallentare la qualità degli uomini di Spalletti. I toscani si sono difesi con ordine ed hanno lasciato pochi spunti alla capolista. D’altronde anche nella passata stagione il doppio confronto con Zanetti al Venezua, seppur vinto da Spalletti, mai in entrambe le circostanze non è stato poi così tanto una passeggiata di salute.
Per assistere al primo squillo degli azzurri verso la porta di Vicario, bisogna attendere il 38′ con Raspadori, che sulla sinistra non ha inciso particolarmente. Ci riprova anche verso le scadere del primo tempo, ma il pallone temina al lato. Ciononostante il Napoli è padrone totale dal campo con il 75% di possesso palla. Gli azzurri pur avendo il controllo del gioco, non sono riusciti a far girare il pallone con velocità. Probabilmente complice anche un po’ di stanchezza visti i numerosi impegni ravvicinati, oltre alla chiusura degli spazi da parte dell’Empoli.
L’Editoriale – Napoli-Empoli: Osimhen di furbizia, Spalletti fa i cambi giusti e la panchina è un fattore determinante
Nella ripresa la musica cambia leggermente, il Napoli dà qualche segnale di ripresa e la manovra di gioco è più accesa. Ma quasi come un déjà-vu il cronometro continua a scorrere e battere l’Empoli negli ultimi tempi non è mai stato così semplice. Gli azzurri hanno perso le ultime tre gare di campionato contro la compagine toscana e per di più andata e ritorno nella passata stagione. I padroni di casa, però, continuano ad assediare l’area di rigore e ci provano con Ndombele e Osimhen. Da quel momento arrriva la svolta e subentra il fattore panchina, ancora una volta. Un plauso alla società per aver allestito una rosa ricca di risorse, altrettanto a Luciano Spalletti bravo nel valorizzarla. Si tratta dell’ottavo e nono goal siglato dai subentrati.
Gli ingressi di Lozano e Zieliński su tutti cambiano la storia della partita. E al 69′ gli uomini di Zanetti commettono un errore che gli costa i tre punti. Osimhen è furbo a lanciarsi subito in direzione del pallone, trovando così il contatto con Marin. L’assistente di gara prima fischia il rigore, poi lo conferma e dal dischetto Lozano non sbaglia, ma un super Vicario lo aveva quasi parato. L’attaccante messicano è il primo calciatore a segnare un calcio di rigore in stagione a Cragno, visto che Pellegrini e Koopmeiners si sono fatti ipnotizzare e per poco non toccava anche a lui. Ad agevolare il finale è l’espulsione dell’ex di turno, Sebastiano Luperto. Gli azzurri trovano il secondo goal con Piotr Zielinski che non perdona Vicario sul suggerimento di Lozano, vera e propria spina nel fianco per la retroguardia toscana. Ed il Napoli porta a casa una partita dove non ha mai avuto la percezione di poterla perdere, ma allo stesso tempo l’Empoli pur creando poco, è una delle poche squadre che più ha messo in difficoltà i partenopei
Le analogie con il Napoli di Sarri
Il Napoli continua a vincere e vola a quota 38 punti eguagliando difatti, a parità di giornate, gli stessi punti del 2018. Contro l’Udinese c’è la possibilità addirittura di migliorarsi, visto che all’epoca nella quindicesima giornata, il Napoli perse 0-1 all’allora San Paolo contro la Juventus di Higuain. Avversario ostico al Maradona sabato prossimo, visto che dopo l’inizio sprint non vincr da sei gare, sette compreso la Coppa Italia. Serve un ultimo sforzo agli azzurri prima del Mondiale, per poi riprendere il 4 gennaio contro l’Inter.