A “1 Football Club”, programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Cristiano Del Grosso, ex calciatore, tra le tante, di Atalanta e Cagliari ed attuale allenatore Under 17 del Palermo. Di seguito, un estratto raccolto dalla redazione di IlSognoNelCuore.com.
Atalanta-Napoli, Grosso: “Sono due squadre che regalano spettacolo in campo, mi aspetto una gara molto intensa”
Difficoltà riscontrate da un allenatore? “Pensavo di allenare già sa quando ho appeso gli scarpini al chiodo. È affascinante come professione, mi piace molto. Forse ho fatto la scelta giusta. Non è facile, tuttavia, calarsi nella mentalità di un allenatore, occorrono specifiche competenze. È diventato un lavoro a tutti gli effetti ed è necessario un dispendio di energie faticoso. Bisogna, inoltre, tenere in considerazione le diverse mentalità di circa 25 calciatori. È necessario crescere in fretta e superare tanti esami. Il pensiero minore è quello della domenica…”.
Com’è cambiato il ruolo del terzino? “È cambiato tanto il calcio odierno. Ad oggi i terzini, insieme ai play, devono avere velocità e tecnica. Non si gioca più a 3 o 4, poiché si tende ad effettuare un cambiamento tattico durante il corso delle partite. Il calcio è diventato più dinamico, oltre che più affascinante, attualmente si è soliti cambiare modulo a seconda dei momenti della gara”. Ricerca degli spazi ed adattamento ai modi delle partite: il Napoli si sta ispirando al calcio professato da Klopp? “Non mi piace tanto l’idea di tenere troppo a lungo la palla e rischiare di perderla. Non sono un amante del palleggio, a volte incute anche timore. Sarebbe opportuno focalizzarsi maggiormente sulla profondità, giocando maggiormente nella zona di campo avversaria”.
Perché Giampaolo sta fallendo negli ultimi anni? “Credo che una spiegazione valida non ci sia Ognuno di noi conosce l’andamento della stagione, ma le spiegazioni sono presenti all’interno dello spogliatoio. Marco è un genere di tecnico che tende a chiudersi caratterialmente, probabilmente succedono determinati eventi i quali influenzano anche i risultati. La mia idea è che Giampaolo è un insegnante, curava ogni minimo particolare, la sua fase difensiva è un orologio svizzero.
Resti incantato quando ascolti le sue nozioni calcistiche, ma sono cambiati il calcio ed anche i calciatori. È un allenatore che tende ad adattarsi ai diversi contesti, ma a volte le sue idee non combaciano con le scelte dei giocatori”. Che gara sarà Atalanta-Napoli? “Sono due squadre le quali regalano spettacolo in campo, mi aspetto una gara molto intensa. Sarà una partita aperta: da una parte si può ammirare una Dea sbarazzina, dall’altro lato gli azzurri hanno subito soltanto 9 gol in questo inizio di stagione”.