L’Editoriale – Napoli più forte delle difficoltà: cambi perfetti e l’atteggiamento di volerci provare fino all’ultimo

L’EDITORIALE NAPOLI – Dopo la vittoria roboante in quel di Amsterdam, il Napoli era atteso in una di quelle classiche partite rognose, difficili da sbloccare allo Zini di Cremona. La Cremonese di Alvini gioca un calcio piacevole, ed è una delle rivelazioni tra le neopromosse. In più circostanze, in questo avvio di campionato, le difficoltà a trovare la via del goal hanno lasciato incompiute delle partite accompagnate da un gioco propositivo. Luciano Spalletti preferisce cambiare il giusto per mantenere alta la concentrazione per cercare la prima mini-fuga solitaria in stagione, dopo il ribaltone dell’Udinese contro l’Atalanta. Soltanto tre cambi rispetto alla Champions League: Mario Rui al posto di Olivera, Ndombele fa rifiatare Zielinski mentre Politano continua la staffetta con Lozano.

L’Editoriale – Napoli, Kvaratskhelia decisivo anche quando non brilla

Il Napoli mette subito sugli attenti la Cremonese e lo fa con Amir Rrahmani. Il kosovaro, uno dei candidati a tirare il fiato, alla fine scende lo stesso in campo e al pronti, via per poco non spacca in due la traversa. Il segnale è forte e chiaro, gli azzurri ci sono e non vogliono perdere il contatto con la vetta, ma bisogna tenere anche conto dell’avversario, in cerca del primo successo in campionato. I padroni di casa, però, non lasciano fare solo al Napoli. Così come nelle altre gare di campionato, la Cremonese non rinuncia a giocare e prende iniziativa e mette anche in difficoltà gli ospiti.

A rompere il ghiaccio è la giocata di Kvaratskhelia. Schermato, bloccato, non lasciato libero di esprimersi sulla corsia di sinistra, effettua una giocata simbolo di quando ci si ritrova dinanzi ad un calciatore della qualità elevata. Così come a Milano, si procura un calcio di rigore, questa volta spostandosi sul lato opposto facendo saltare le marcature preventive dei grigiorossi. Dal dischetto si presenta l’ormai rigorista Politano che spiazza Radu.

L’Editoriale – Spalletti, gestione dei cambi perfetta

Il secondo tempo, a differenza di ciò che rispecchia il pesante 4-1 finale, è molto complesso. Eppure Raspadori ha subito avuto la chanche di raddoppiare le marcature, ma non è riuscito a concretizzare la sua conclusione, dopo il suo consueto repentino cambio direzione, con entrambi i piedi. Infatti è questioni di secondi e gli uomini di Alvini trovano il pareggio con un azione rocambolesca. Il pallone rimbalza nello spazio lasciato tra Kim e Mario Rui, Dessers raccoglie e trovare il suo primo goal stagionale, nulla può Meret. Da quel momento inizia un blocco di gara diverso, uno dei più complicati fino ad oggi per gli azzurri. Il Napoli non riesce a sfondare il muro grigiorosso, quando si chiude in fase di non possesso e vacilla quando, invece, conquistano palla e provano a ribaltare il risultato.

Con grande spirito di sacrificio gli uomini di Spalletti non mollano, aspettano il momento giusto e sblocca la gara l’uomo del momento, dei goal pesanti: Giovanni Simeone. Si ripete lo stesso asse di San Siro con il cross al bacio di Mario Rui. Il suo ingresso, anche se non immediatamente, cambia la gara.  Impeccabile anche il tecnico di Certaldo nella gestione dei cambi, che sbloccano e mettono in cassaforte una partita che stava prendendo una brutta piega.

Nel finale la nota stonata è l’infortunio di Rrahmani. L’ex Verona, cresciuto tantissimo sotto la gestione Spalletti, esce per infortunio dopo essersi immolato per salvare la porta dei suoi compagni. Ad una notizia che tiene un po’ il fiato sospeso all’ambiente partenopeo, seguono due positive. Sul tabellino dei marcatori c’è spazio anche per altri due dei cinque cambi, ovvero Lozano e Olivera. Il messicano si sblocca sul suggerimento di Kvaratskelia a porta vuota mentre l’uruguaiano svetta di testa sul cross di capitan Di Lorenzo.

Il Napoli vince e per la prima volta in stagione, guida la classifica della Serie A in solitari a quota 23 punti. Oltre ai cambi perfetti di Spalletti, il simbolo della vittoria azzurra la si può ritrovare nell’esultanza del Cholito Simeone. Dal gruppi stesso traspare quel desiderio di voler confermare la forza di questo giovane gruppo, affamato e sfrontato capace di misurarsi contro qualsiasi avversario. Adesso è tempo di ricaricare, seppur per pochissimo tempo le energie, mercoledì è subito tempo di un’altra partita. Gli azzurri al Maradona ospitano l’Ajax per la gara di ritorno. Basta soltanto un punto nelle restanti tre giornate per archiviare la qualificazione, ma un’eventuale vittoria metterebbe il Napoli di Spalletti in una condizione tale da poter provare a vincere il girone.

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