L’Editoriale – Napoli storico ad Amsterdam, gli ottavi sono sempre più vicini

L’EDITORIALE NAPOLI – Il Napoli di Luciano Spalletti prosegue il proprio cammino a gonfie vele e regala una serata memorabile a tutti gli amanti di questo sport. Gli azzurri fanno propria la seconda trasferta europea, in quel di Amsterdam nel suggestivo “Johan Cruijff Arena”. Spalletti è di parola ed effettua qualche rotazione rispetto alla gara di campionato contro il Torino. Olivera per Mario Rui in difesa, centrocampo intoccabile e in avanti uno stremato Politano, fa spazio a Lozano che chiede più minutaggio. Al centro dell’attacco confermato Giacomo Raspadori, che con grande tecnica rimette in piedi la partita. A passare in vantaggio sono i lancieri con Kudus, gol fortuito e fuorigioco evitato per questione di centimetri.

Nonostante il vantaggio, però, il Napoli ha sin da subito giocato alla grande rispetto agli olandesi. Gli azzurri non subiscono il colpo, anzi reagiscono ed un cross perfetto di Olivera trova la spizzata di testa di Raspadori. Da quel momento è apoteosi azzurra in quel di Amsterdam. Il pareggio mette in equilibrio il match, ma al contempo gli animi si scaldano con i padroni di casa spesso alla ricerca di scontri di gioco piuttosto duri.

Sale in cattedra anche capitan Di Lorenzo, ancora di testa e questo sicuramente non è un caso, bensì frutto di una cura maniacale dei dettagli da parte di Spalletti. Così come lo scorso anno in avvio di campionato, tanti schemi a ripetizione che hanno offerto tante soluzioni per colpire di testa ed avere di conseguenza un’arma in più per far male agli avversari. Il Napoli a centrocampo vince la gara, esce dalla pressione avversaria e prima del duplice fischio realizza un’azione corale meravigliosa. Raspadori, Anguissa con il destinatario Zielinski che riceve e insacca.

L’Editoriale – Napoli, un successo tra storia e record

Il secondo tempo è una tragedia per l’Ajax, che per risalire ad una sconfitta con un passivo così ampio, bisogna tornare indietro di 58 anni. Era novembre, nel 1964 dove persero 9-4 contro il Feyenoord in Eredivisie. Spalletti inserisce Ndombele al posto di Zielinski, l’ex Tottenham appare sempre più in condizione e sulla trequarti, dove si esprime meglio, vede cose che gli altri non vedono. Maestoso ancora una volta Anguissa. Il camerunense, di forza, ruba palla, in seguito ad un errore in fase di impostazione di Pasveer e serve Raspadori che firma il poker. All’appello mancava Kvicha Kvaratskhelia e il georgiano, con qualche acciacco dovuto agli scontri di gioco, non perde la lucidità per inventare l’azione, scambiare il pallone con Raspadori, controllo e Pasveer si ritrova a raccogliere l’ennesimo pallone in fondo al sacco. Il Napoli, però, non si ferma qui e c’è spazio anche per il Cholito Simeone.

Qualche imprecisione su alcuni tentativi e la traversa presa in pieno da Ndombele, graziano un contestassimo Ajax, circondato dai fischi assordanti dei propri tifosi. Il Napoli scrive un altro pezzo di storia e dopo le sventure degli ultimi anni, adesso soltanto un punto da racimolare in tre partite, separa il gruppo coeso di Spalletti dagli ottavi, mai così vicini nelle ultime apparizioni. Infine il Napoli con questa vittoria ha registrato il record come vittoria più ampia  e unica squadra italiana a segnare sei goal in trasferta in Champions League.

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