L’EDITORIALE NAPOLI SPALLETTI – Il Napoli di Luciano Spalletti riparte dopo la sosta e lo fa con grande stile, proprio come aveva salutato il campionato prima della sosta, con una vittoria, la sesta consecutiva. Le scelte sulla formazione titolare già erano ampiamente accennata dal tecnico azzurro. Stesso undici titolare del trionfo di San Siro, mentre qualche rotazione in più ci sarà martedì prossimo in Champions League contro l’Ajax, altro crocevia importante per la qualificazione agli ottavi. Eppure l’avversario di oggi è spesso stato un cliente scomodo, con Ivan Juric che anche lo scorso anno ha dato filo da torcere agli azzurri senza, però, riuscire a strappare un punto. Zero quelli conquistati negli scontri diretti con Luciano Spalletti, una vera e propria maledizione che sembra sia destinata a continuare.
L’Editoriale – Zambo e Kvara allontanano le insidie
Il Napoli riesce sin da subito a svincolarsi dell’arma migliore del Torino, quella del pressing riuscendo subito a schiacciare i granata nella propria area di rigore. Raspadori non lascia il segno, ma non da un punto di riferimento in attacco agli uomini di Juric e questo favorisce l’inserimento degli esterni. Gli azzurri non accusano nemmeno la stanchezza dal rientro delle nazionali e con una prova di testa più che di qualità diventano padroni indiscussi della gara. Il Napoli passa subito con il colpo di testa di Anguissa, su assist del solito Mario Rui che ci prende gusto dopo quello per Simeone a Milano.
Zambo è cresciuto tantissimo rispetto allo scorso anno, dove già aveva dato dimostrazione del suo repertorio, ma i miglioramenti si vedono e diventa sempre più determinante anche in zona goal. Per lui si tratta del primo goal in assoluto in Serie A, il secondo dopo il primo segnato in Champions contro il Liverpool. Passa soltanto una manciata di minuti e ancora il centrocampista del Camerun corre per tutto il campo e gela Milinkovic-Savic. L’avvio straripante, fa sì che gli azzurri spazzino via tutte le possibili difficoltà della gara e alla mezz’ora arriva anche il terzo goal. Questa volta è Zielinski a lanciare Kvaratskhelia.
Il georgiano percorre tutta la fascia sinistra e sigla il quinto goal in campionato. Il Toro è in difficoltà ma la compagine granata non molla e accorcia le distanze Sanabria, Meret prova ad opporsi senza riuscire a deviare la sfera. Un episodio che restituisce di sicuro fiducia e per poco, lo stesso Sanabria, sfiora la doppietta. Un calo di tensione che poteva costare caro, però arriva il duplice fischio a raffreddare il match.
L’Editoriale – Napoli, ripresa di ordinaria amministrazione
Al rientro dagli spogliatoi il Torino si riversa subito in attacco ed il match dal punto di vista di gioco ritrova l’equilibrio dal punto di vista del gioco. Il Napoli subisce spesso e volentieri la pressione dei granata che diventano pericolosi in più di qualche circostanza. Attacchi respinti con almeno altri due interventi di Meret importanti e la solita coesione del muro difensivo composto da Kim e Rrahmani, ancora una volta efficaci nonostante il goal subito. Intorno all’ora di gioco, con un occhio rivolto anche all’importante trasferta di Amsterdam, Spalletti getta nella mischia Ndombele e Simeone, facendo rifiatare Zielinski e Raspadori.
La condizione fisica del francese sembra essere sempre più in netto miglioramento, ottimo ingresso e interventi quasi sempre giusti. Il match non subisce grossi cambiamenti e a dieci minuti dalla fine, Juric perde la testa e si fa espellere sul mancato fischio, del presunto fallo di Mario Rui su Singo. L’arbitro fa la scelta più giusta perché il difensore granata si lascia cadere e anzi, si sarebbe potuto concedere anche il doppio giallo per simulazione.
C’è spazio anche per Lozano che fa volare Milinkovic-Savic per evitare un passivo più ampio e nel finale minuti anche per Elmas e Olivera. Il Napoli riprende da dove aveva lasciato ed è momentaneamente in vetta da solo, in attesa della sfida di domani dell’Atalanta contro la Fiorentina. Quattordicesimo risultato utile consecutivo, contando anche le gare dello scorso anno; sesta vittoria consecutiva tra campionato e Champions. Si allunga, invece, anche la statistica in negativo per Juric: da sei passano a sette le sconfitte contro Spalletti.