A “1 Football Club”, programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Claudio Barbaro, Senatore della Repubblica e tifoso della Roma. Di seguito, un estratto raccolto dalla redazione di IlSognoNelCuore.com.
Napoli, Barbaro: “Quando lo guardo mi diverto, Kvaratskhelia è un fenomeno”
Ti è piaciuta la Roma in queste prime due giornate?
“Sono reduce dalla gara, un po’ complicata, di ieri sera. Avevo già immaginato che la Roma di quest’anno, nonostante il grande mercato, ci fosse qualcosa da far quadrare. Mi sono convertito alla filosofia mourinhana del ‘risultatismo’, ma va detto che ieri arrivavamo secondi su tutte le palle e non abbiamo ancora espresso un buon gioco.
Fortunatamente il Napoli ci ha tolto la palma di regina del mercato. Complimenti a Giuntoli e De Laurentiis: i tifosi come me sono legati alle bandiere, e non farle rimpiangere è stato clamoroso. Più in generale, mi spiace che non possiamo vedere Wijnaldum all’opera, di conseguenza al centrocampo giallorosso manca qualcosa. Col sistema di gioco di Mourinho, per sostenere i quattro avanti, ci vuole un centrocampo importante. Per ora diciamo che è stato importante portare a casa il massimo dei punti con lo scarto minimo, sebbene il gioco latiti. Ecco, quando guardo il Napoli, invece, mi diverto: c’è il fenomeno Kvaratskhelia e siamo in attesa di vedere gente del calibro di Simeone e Raspadori”.
Juve-Roma può essere un banco di prova per testare le reali ambizioni giallorosse?
“Potrebbe essere per un fatto ben preciso: non siamo mai riusciti a vincere a Torino. Ora abbiamo la possibilità di fare un qualcosina di meglio, approfittando di questa Juventus male assortita, colpita anch’essa dalla sfortuna di aver perso tre calciatori di spessore, ovvero il portiere oltre ai due nuovi. Allegri non ha mai entusiasmato dal punto di vista del gioco, e se mancano anche gli interpreti non so se siano in grado di competere per mete prestigiose. Al momento, né Roma né Juve sono all’altezza di entrare fra le prime quattro. Le due più avanti a tutte sono Inter e Napoli, poi viene il Milan e ci metto anche la seconda squadra di Roma – Lazio, ndr – che con Sarri ha una idea di gioco e Lotito ha finalmente messo mano alla tasca”.
Chi è il giovane italiano che quest’anno può fare la differenza in Serie A?
“Non ci sono giovanissimi che, ad oggi, mi abbiano impressionato. Se andiamo sotto i 22 anni, direi Cancellieri della Lazio. Se guardiamo oltre l’Italia, devo per forza dire Kvaratskhelia, aggiungendo che per lui andiamo già nella sfera dei fenomeni. Credo che il Napoli realizzerà una grande plusvalenza con questo ragazzo”.