Solbakken, Jacomuzzi: “È un’operazione rivolta al futuro, non limiterà il mercato azzurro”

A “1 Football Club”, programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Carlo Jacomuzzi, ex direttore sportivo di Napoli ed Atalanta, ed ex osservatore del Chelsea. Di seguito, un estratto raccolto dalla redazione di IlSognoNelCuore.com.

Solbakken, Jacomuzzi: “È un’operazione rivolta al futuro, non limiterà il mercato azzurro”

Solbakken ad un passo dal Napoli: cosa pensi di questo calciatore? Limiterà gli altri acquisti della società? “Conoscendo alcune persone di Napoli, se hanno puntato su questo calciatore, avrà sicuramente delle qualità importanti. È un’operazione rivolta al futuro, non limiterà comunque le future manovre azzurre sul mercato”. Era necessario pescare in Norvegia per un esterno come Ola? “Abbiamo tanti giovani in Italia, ma siamo alle solite. Ola è uno straniero, che arriva dall’estero, ma i talenti fortunatamente sono presenti anche qui in patria. Se fossi il Napoli non considererei calciatori stranieri, se ho in casa giovani come Zerbin e Gaetano. Poi ci sono situazioni di mercato e di società per comprendere determinate decisioni da parte delle società. Ma Ambrosino, per esempio, ha tante qualità, il club dovrebbe dargli fiducia ed avere il coraggio di schierarlo. Dobbiamo metterci in testa l’idea che dovremmo iniziare a puntare e lavorare su questi talenti, altrimenti ecco perché si puntano calciatori come Solbakken. Il problema del calcio italiano è proprio questo. Si dovrebbe scovare nelle province, poiché all’interno di esse ci sono tanti ragazzi dal grande potenziale. Spalletti al Napoli potrebbe essere la risorsa in più in questa missione particolare”.

Futuro di Mertens? “È un calciatore che ha dato tanto al Napoli, si è inserito nel meccanismo della squadra e del calcio italiano. Bisognerebbe fare un sacrificio per trattenere il belga, anche perché potrebbe essere uno stimolo per gli altri calciatori in rosa, un modello di ispirazione per consentire loro di maturare”. Quale motivazione c’è alle spalle dell’acquisto di Kim, anche in riferimento alla notizia della cessione del Napoli? “Questa storia di De Laurentiis non può essere analizzata se non si hanno dati da approfondire. Ingaggiare Kim per sostituire Koulibaly, quindi ingaggiare un calciatore d’esperienza come lui, è una scelta adeguata. È logico che sarebbe stata necessaria una programmazione anticipata, monitorare calciatori in Italia, mandalri in prestito e magari poi puntarci. Ma qui sembra esserci improvvisazione. Purtroppo in Italia non c’è programmazione, questa è la realtà. Tante società italiane si fanno trovare sempre impreparate e confuse, soprattutto per l’intervento dei procuratori dei giocatori”.

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