Dybala, Caliendo: “Ha sempre preferito Roma ed Inter. Ha la possibilità di fare la storia nella capitale”

DYBALA CALIENDO – A “1 Football Club”, programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Antonio Caliendo, agente Fifa ed ex presidente del Modena. Di seguito, un estratto raccolto dalla redazione di IlSognoNelCuore.com.

Dybala, Caliendo: “Ha sempre preferito Roma ed Inter. Ha la possibilità di fare la storia nella capitale”

Dybala aspettava l’Inter, che poi è stata beffata dalla Roma…
“Il ragazzo è stato bravo a gestirsi ed ad attendere il momento giusto. Si è messo in mezzo Mourinho che, col suo carisma, ha subito convinto il calciatore. Napoli arrendevole? Me lo aspettavo. Dybala ha sempre preferito Roma ed Inter, nonostante sia argentino e Maradona abbia segnato la storia del Napoli, anzi, lui aveva la certezza che avrebbe dovuto subire il confronto e ci ha ben pensato. A Roma ha la possibilità di fare la storia”.
Il giochino dei calciatori di andare in scadenza per strappare ingaggi più alti si è un po’ inceppato?
“Nelle ultime edizioni de Il Processo del Lunedì, da Biscardi, lanciai l’idea della moviola in campo, e dopo trent’anni questa cosa è avvenuta. All’epoca lanciai anche l’idea che i calciatori dovessero avere contratti semestrali, per eliminare il valore del cartellino. Oggi servirebbe esattamente questo. La contrattualistica del calcio va cambiata radicalmente. Ad esempio, per il Manchester United non è un problema perdere calciatori a zero, perché ogni anno producono una decina di giovani campioncini dal loro vivaio. Quando Pogba arrivò a zero alla Juve, lo avevo appena premiato al Golden Foot, quindi si sapeva già che sarebbe stato un campione”.
Ridimensionamento Napoli è il preludio alla cessione?
“Secondo me Adl ha già dato qualche piccolo segno di esaurimento della sua passione verso il calcio in generale, specialmente verso il Napoli. Penso lui sia in cerca di nuovi stimoli, perché da ciò che vedo nella campagna acquisti non mi sembra ci sia la voglia di allestire una squadra per vincere lo Scudetto. Ha parlato di allestire una rosa per provare a vincere, ma alla fine ha ceduto uno insostituibile come Koulibaly, quindi le cose sono un po’ in controtendenza. I nuovi arrivi sono tutti esperimenti. L’unica fortuna è quella di avere Spalletti. Lui ha fatto qualcosa di straordinario in questi diciotto anni, ma alla fine il Napoli non ha vinto perché gli è sempre mancato il ‘Maradona’ di turno, così come è mancato Italo Allodi, l’uomo chiave che portò Diego al San Paolo”.

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