NAPOLI FEMMINILE POMIGLIANO – Si conclude il campionato di Serie A Femminile. L’ultimo verdetto ancora in corso è quello della retrocessione, con Napoli e Pomigliano coinvolte in una sfida fratricida all’ultima giornata. Il duo Domenichetti-Castorina conferma per la terza volta di fila la stessa formazione e prova a giocarsi l’ultima chanche per la permanenza nella massima serie.
Napoli Femminile, i momenti chiave del primo tempo
Ad avviare il match è uno squillo del Pomigliano, la compagine allenata Panico si è dimostrata sempre più incisiva e pericolosa rispetto alle padrone di casa. Dellaperuta dopo uno slalom in area di rigore trova soltanto l’esterno della rete. Ci provane da punizione le “Pantere”: Banusic dalla distanza non impensierisce Aguirre. Il Napoli accenna una reazione ma la squadra di Panico è attenta. Al 15′ Goldoni con una conclusione di controbalzo conquista un calcio d’angolo, la deviazione di Cox evita rischi a Cetinja.
Una vivacissima Dellaperuta salta il capitano Di Marino e scarica verso la porta, la conclusione esce al lato ma il Pomigliano continua a mettere in apprensione la retroguardia partenopea. Ancora l’attaccante del Pomigliano serve Banusic, blocca in sicurezza Aguirre. Al 28′ arriva il primo gol della gara che fa esplodere di gioia i supporters azzurri. Golob approfitta di un momento di confusione in area di rigore e con una zampata trova il gol del vantaggio. Il primo tempo si chiude sul punteggio di 1-0
Napoli Femminile-Pomigliano, i momenti chiave del secondo tempo
Nella ripresa è ancora il Pomigliano a farsi vedere in avanti. Banusic al 49′ da posizione defilata cerca un tentativo ai limiti dell’impossibile. Qualche minuto più tardi è ancora la svedese ad impegnare Aguirre su calcio di punizione. Al 61′ arriva la scintilla che cambia la storia del match. Banusic vede Dellaperuta che scatta un instante prima di essere in fuorigioco, deposita il pallone all’incrocio e mette il risultato in parità. Da quel momento il Napoli Femminile, oltre a non aver dato grossi segnali oltre al gol nel primo tempo, esce definitivamente dalla gara. Tanti errori in fase di impostazione, Golob perde un pallone velenoso, Ippolito recupera e lancia in profondità Banusic: la svedese non perfetta sul primo controllo, ma al secondo salta Aguirre e deposita il pallone in fondo alla rete.
Al 70′ il Pomigliano mette definitivamente il punto esclamativo sul match: ancora l’asse Ippolito-Banusic, quest’ultima punta Golob e con il tiro a giro batte ancora una volta Aguirre. Il Pomigliano, consapevole di avere il risultato in cassaforte, inserisce anche Moraca che sfiora il poker. Tranne il tentativo di Pinna per riaprire la gara, non accade più nulla. Il Napoli retrocede in Serie B, mentre il Pomigliano ottiene la permanenza in Serie A.
Le dimissioni del presidente Carlino ed il futuro
Un epilogo giusto, considerando com’è stata interpretata la stagione dalle due squadre. Il Napoli ha stravolto l’intera rosa, quando c’era la consapevolezza dell’aggiunta di una terza retrocessione. Si è scelto di puntare su tante calciatrici provenienti da paesi diversi e questo aspetto ha influito inevitabilmente anche sulla comunicazione. C’era bisogno maggior tempo per ambientarsi, un rischio che che il Napoli ha pagato con la retrocessione. Inoltre se la fase difensiva, numeri alla mano, è migliore anche di Fiorentina ed Empoli, due squadre che hanno raggiunto la salvezza, il discorso è diverso per la fase offensiva. Soltanto 17 gol all’attivo, secondo peggior attacco del campionato. Infine nella giornata di oggi, il presidente Raffaele Carlino ha rassegnato le proprie dimissioni annunciando di restare nel club azzurro nelle vesti di socio e sponsor. Il Napoli Femminile, dunque dovrà ripartire da una nuova presidenza ma soprattutto dal senso di appartenenza, mostrato dalle lacrime del capitano Paola Di Marino e di pochissime altre calciatrici, soprattutto valorizzando il settore giovanile ricco di giovani valide.