Napoli, Floro Flores: “Servono giocatori pronti avendo la Champions da giocare”

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FLORO FLORES – A “1 Football Club”, programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Antonio Floro Flores, ex calciatore, tra le tante, di Napoli e Udinese. Di seguito, un estratto raccolto dalla redazione di calcioinpillole.com.

Napoli, Floro Flores: “Servono giocatori pronti avendo la Champions da giocare”

Il livello del calcio italiano è crollato? Siamo in difficoltà. Lo dicono i numeri: io ho fatto la Serie B giocando contro squadre come Juventus, Genoa, Napoli e Torino. Il Genoa aveva Stellone in attacco. Oggi il livello è più basso. Quando ero al Napoli giocavamo per salvarci con campioni tipo Edmundo. Lui era un giocatore spettacolare, lo hanno preso dalla spiaggia ed era un fenomeno. Non nego che ho provato tantissimo ad emularlo, ovviamente solo ciò che faceva in campo, era un giocatore dal talento davvero incredibile. Sui prezzi elevati dei calciatori del Sassuolo e la situazione di classifica. Ma quelli sono numeri che danno i giornalisti, non tanto le società. Berardi è un campione, ci ho giocato insieme.

Oggi farebbe comodo al Napoli, ha un solo difetto: aver giocato tutta la carriera al Sassuolo senza confrontarsi con i grandi campioni. Lui vale i 40 milioni di cui si parla. I prezzi, ormai, li fanno i giornalisti, ma i giocatori forti costano. Parliamo di 50 milioni per Scamacca e 40 per Raspadori: sono entrambi giovanissimi con una carriera lunghissima davanti e ti hanno già fatto almeno 10 gol, forse le cifre sono dettate anche dalla potenziale carriera che hanno avanti. Forse questo può giustificare i prezzi che sentiamo. Ma su giocatori così, devi puntarci. Poi, sulla classifica, conta anche il resto delle squadre. Il Sassuolo fa tanti gol ma ne prende altrettanti. Non trovo giusta la critica di chi dice che gli attaccanti neroverdi non valgano cifre importanti solo perché il Sassuolo non è fra le prime quattro, è un discorso troppo superficiale. Corsa salvezza apertissima”.

Giovani, Floro Flores: “Hanno bisogno di giocare”

“Possono bastare meno dei soliti 40 punti. Portare la Serie A a 18 squadre può aumentare la competitività? Ci sono le persone competenti per farlo e per parlarne, è una scelta che dipende solo dalla Lega. Nel girone di ritorno le squadre da salvezza hanno fatto pochi punti. Una volta ti salvavi con 40 punti, ora ne possono bastare 35. Poi, ripeto, ci sono le persone giuste per parlare di questo e cercare di migliorare il format. I giovani ci sono e bisogna valorizzarli, come gli allenatori. C’è Dionisi, c’è Italiano, c’era anche Pirlo che aveva fatto bene alla Juventus, addirittura i numeri dicono che abbia fatto meglio di un mostro sacro quale è Allegri.

I giovani li abbiamo e dobbiamo dargli opportunità. Ti è mai capitato di sentirti meno competitivo con una preparazione atletica differente? Io credo che, a questo punto della stagione, gioca molto di più la testa. Guardate la Salernitana che, fino a due settimane fa, era data per morta. Ora ha vinto tre partite e sono carichi a mille. Io l’ho vissuto con il Sassuolo: avevamo fatto molto male nel girone d’andata poi abbiamo iniziato a fare tanti punti e ci siamo ripresi facendo un grandissimo girone di ritorno. Le squadre hanno tanti alti e bassi, anche le big, ma conta davvero la testa in questa fase del campionato”.

Napoli, Floro Flores: “È ingeneroso criticare tutti ora”

Al Napoli è mancata la testa con l’Empoli? Sicuramente. Credo che se il Napoli fosse stato ancora in lotta scudetto, si sarebbe portato sul 5-0. Non sto dicendo che hanno mollato ma, certamente, aver perso i punti prima ed essere usciti dalla corsa scudetto, ha fatto calare la concentrazione. Determinati errori, anche quelli marchiani ed individuali, sono dettati da mancanza di concentrazione e carenza di obiettivi. È ingeneroso criticare tutti adesso. Sento parlare di rifondazione, ma il Napoli ha fatto una grande stagione. Se mi avessero detto che il Napoli sarebbe stato capace di fare questa corsa allo scudetto, per poi finire in Champions, non ci avrei creduto. Pertanto, io sarei stato soddisfatto. È ingiusto criticare Spalletti; fino a due settimane fa tutti sognavano lo scudetto e i giocatori hanno lottato fino alla fine.

Tutti sognavamo qualcosa in più ma, onestamente, guardo il bicchiere mezzo pieno e faccio solo tanti complimenti, sia ai giocatori che ad un grande allenatore quale è Spalletti. Leggo i giornali e sembra che Luciano non esista più, lo trovo assurdo. Chi è competente si complimenta con Spalletti, chi non lo è lo critica. Vedresti Beto in una big? Magari al Napoli? No, al Napoli servono giocatori pronti avendo la Champions League da dover giocare. Non si possono fare scommesse secondo me. Deulofeu? Lui mi piace tantissimo, ti può cambiare la partita in un istante, lo sto seguendo molto ad Udine e sono convinto sia pronto”.

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