ZANOLI – Dopo tanto tempo di attesa, è giunta l’ora di dimostrare per Alessandro Zanoli. L’infortunio di Di Lorenzo, che ad oggi non ha saltato nemmeno una partita, non gli ha permesso di avere così tanti minuti a disposizione. Le prossime partite di campionato, contro Atalanta, Fiorentina e Roma saranno importanti per aumentare i minuti giocati e coltivare autostima. Prima però, ripercorriamo insieme le sue tappe analizzando anche i possibili scenari futuri. La storia tra Zanoli e Napoli nasce grazie all’intuizione dello staff di Cristiano Giuntoli nel 2018, quando il terzino militava nel Carpi. Nonostante la concorrenza agguerrita di tante altre squadre di Serie A, come Fiorentina, Torino e Genoa, il club azzurro riesce ad accaparrarsi il suo cartellino per circa un milione e mezzo.
Il suo percorso inizia nel Napoli Primavera, dove colleziona sessanta presenze in totale, di cui altre tre in Youth League. Successivamente, il 22 settembre 2020 decide di “farsi le ossa” in Lega Pro, con il Legnago. Il terzino è titolare nella squadra veneta e riesce così a raggiungere l’obiettivo prefissato dalla squadra (la salvezza) con tanto di ottime prestazioni. Riesce a siglare, infatti, un gol e tre assist. Dopo il prestito in Serie C torna a Napoli, dove il club di Aurelio De Laurentiis è sotto la guida di Luciano Spalletti.
Quando è scattata la scintilla tra Spalletti e Zanoli?
Durante l’amichevole contro la Pro Vercelli, nel ritiro estivo a Dimaro, Alessandro riesce a mettersi in mostra con una grande prestazione: è lì che scatta la scintilla tra il terzino e il tecnico di Certaldo, il quale sceglie di tenerlo in prima squadra rifiutando l’idea di un prestito nella serie cadetta, dove le offerte non mancano. L’esordio in Serie A arriva il 20 ottobre scorso, contro l’Udinese. In questa stagione il terzino ha racimolato solo cinquantasei minuti. Non è stato semplice per il classe 2000 ritagliarsi uno spazio da titolare nel ruolo occupato da Di Lorenzo. Ma dopo la distorsione al ginocchio riscontrata nel match contro l’Udinese, Alessandro avrà la chance di mettersi in mostra. Il ballottaggio con Malcuit è aperto, ma questo può solo essere un motivo di sprono in più.
Le caratteristiche tecniche
Il terzino, alto 1,88 cm, è dotato di una grande stazza fisica. La sua duttilità garantisce maggiore copertura in fase difensiva, dove molto spesso, soprattutto nel ritiro in Val di Sole, si è contraddistinto per le sue diagonali difensive. Riesce a fare ottimamente ambo le fasi: è un terzino di spinta, ha gamba e grazie alla sua forza fisica e alla rapidità, riesce a crearsi spazio tra gli avversari per andare al cross. Un fisico esplosivo come il suo è importante per il ruolo che occupa: sui rilanci avversari la sua abilità di vincere i contrasti aerei gli permette di annichilire subito le manovre offensive dei rivali.
Che ruolo potrebbe avere nel Napoli del futuro
Le prossime gare potranno essere importanti – ma non decisive – per capire quali saranno le sorti del difensore. L’attuale terzino destro titolare Di Lorenzo, dopo una stagione più che positiva, potrebbe essere oggetto di mercato. In caso di un’offerta superiore ai trenta milioni, il terzino della Nazionale potrebbe lasciare Napoli. Considerando la giovanissima età di Zanoli, è lecito affermare che il tempo è dalla sua parte e che nelle prossime stagioni ha la possibilità di diventare un punto fermo del progetto di Spalletti. Bisogna sottolineare, però, che non tutto dipende dalle sorti degli altri giocatori. In un calcio dove si gioca ogni tre giorni, dove gli impegni aumentano a dismisura, l’alternanza tra due calciatori potrebbe essere la scelta giusta. Dalla prossima stagione si capiranno tante cose, anche in ottica mercato, ma ciò che è sicuro è che la fascia destra è in ottime mani. “Diventerà un giocatore fortissimo” le parole di Spalletti al termine della sfida contro l’Udinese. Il popolo napoletano si fida delle parole del tecnico e delle qualità del terzino. Il futuro è nelle sue mani: il Napoli ed i napoletani credono in Alessandro Zanoli.