Napoli, il Top e Flop del mese di febbraio: un centrocampista fa rimpiangere le assenze, un attaccante ce la mette tutta

Napoli Top e Flop mese gennaio

Il resoconto delle prime quattro partite

NAPOLI TOP FLOP MESE FEBBRAIO – Il mese di febbraio si rivela per gli azzurri intenso e ricco di insidie, anche dal sapore europeo. La prima delle sei partite inizia bene: il Napoli vince a Venezia per due reti a zero grazie al colpo di testa di Osimhen, che riesce a sbloccare il match al 60′ e Petagna la chiude nei minuti di recupero. Una partita insidiosa contro una squadra in lotta per la salvezza: un risultato che ha nascosto i problemi creati dalla squadra veneta. Subito dopo la trasferta in terra lagunare, al Maradona si presenta l’Inter. Una partita definita da tanti la più importante dell’anno: l’atmosfera prima del match è stata caratterizzata dalla grande passione e vicinanza espressa dai tifosi, l’attesa era tanta ma il risultato non ha rispettato in toto l’attesa. Una partita in cui, dopo il rigore trasformato da Insigne, ha visto la compagine di Spalletti non rischiare adottando quasi un atteggiamento rinunciatario. Dzeko sigla l’1-1 e il big match termina in parità.

Successivamente torna l’Europa League, il Napoli vola in Spagna per sfidare il Barcellona di Xavi. Dopo un primo tempo superlativo, caratterizzato anche dal gol di Zielinski, nella ripresa un tocco di mano di Juan Jesus fa sì che Ferran Torres – dal dischetto – cambi il risultato in uno a uno. Nella seconda frazione di gara gli azzurri calano contro una squadra nettamente superiore, che però non sfrutta le tante chance avute: tutto rinviato al ritorno. Intanto i partenopei volano a Cagliari, dove si presenta una grande occasione concessa dalle milanesi. Il Napoli, però, non sfrutta l’occasione e pareggia grazie al subentrato Osimhen con un gran colpo di testa. Un pareggio dal sapore amaro che però, considerando la media punti da Champions del Cagliari nelle ultime sette gare, può considerarsi – per i più ottimisti- un bicchiere mezzo pieno.

I risultati delle ultime due giornate

La partita di ritorno di Europa League vede gli azzurri uscire sconfitti, a testa bassa, contro una squadra europea nettamente superiore: tante difficoltà ed energie spese. Gli azzurri, dunque, si riconcentrano sull’ultima competizione in cui è rimasto in gioco. Allo stadio Olimpico di Roma va in scena Lazio-Napoli. I partenopei vanno in vantaggio grazie ad un gran gol di Insigne al 62esimo. Tutto sembra cambiare quando un tiro di Pedro dalla distanza supera Ospina e fa esplodere il pubblico di casa. Ma al 94esimo un’azione corale degli azzurri porta Fabian Ruiz al gol, con un tiro da biliardo dalla distanza. La partita termina uno due e i tifosi continuano a sognare: il tanto entusiasmo riportato in città può solo che portare benefici alle falde del Vesuvio.

Il top

Il top del mese di febbraio è Osimhen. Il nigeriano ha segnato solo due gol, contro il Venezia e contro il Cagliari. Due reti molto pesanti che hanno portato quattro punti importanti per un finale di stagione ricco di sorprese. Entrambi i gol sono arrivati di testa, una delle caratteristiche più importanti di Victor. Il nigeriano è promosso anche per il furore agonistico dimostrato in tutte le sfide. Ha conquistato due rigori contro Inter e Barcellona (ritorno): questo dimostra la sua importanza per questa squadra in termini offensivi e non solo. Nonostante i limiti tecnici mostrati in queste sei gare, il nigeriano merita il premio di migliore del mese. Una menzione d’onore va fatta anche Kalidou Koulibaly, che dopo il ritorno dalla Coppa d’Africa ha offerto prestazioni molto importanti dal punto di vista difensivo, seppur con qualche pecca in fase di impostazione.

Il flop

Il flop del mese di febbraio è Demme. Il centrocampista italo tedesco ha giocato tre delle sei partite disputate in questo lasso di tempo, ma queste sono bastate per meritarsi il premio di peggiore tra fila azzurre. I motivi sono tanti e li analizzeremo. Dopo aver avuto pochissimo minutaggio nella prima metà di stagione, il numero quattro si è dovuto adattare velocemente ad un metodo di gioco diverso rispetto a quello di Gattuso. Nel centrocampo a due, accanto a Ruiz, ha faticato molto ad impostare il gioco ed è apparso fuori forma.

I motivi

I motivi della scarsa condizione fisica sono tre: il Covid contratto a novembre, gli infortuni e il poco minutaggio concesso da Spalletti. Lobotka e Anguissa hanno subito conquistato il mister facendo calare Diego nelle gerarchie. Tant’è che nell’ultima partita, contro la Lazio, nel secondo tempo si è fermato per crampi. Insomma, non tutte le colpe gli vanno attribuite: i fattori sopracitati hanno condizionato le sue prestazioni. Una menzione negativa va fatta anche da Amir Rrahmani, che nelle ultime uscite e apparso in leggero calo.

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