Di Lorenzo, Cassese: “Qualora arrivasse un’offerta superiore ai trenta milioni di euro, andrà via”

DI LORENZO CASSESE – A “1 Football Club”, programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Pasquale Cassese, imprenditore ed opinionista. Di seguito, un estratto raccolto dalla redazione di calcioinpillole.com.

Napoli, Cassese: “Cedere la società sarebbe una grande plusvalenza”

“Di Lorenzo andrà via? Qualora arrivasse un’offerta superiore ai trenta mln di euro, il Napoli sceglierà di cederlo. Il Manchester United stravede per lui, già a settembre tentò un approccio con l’agente. Mario Rui? Verrà venduto anche lui, non avrebbe senso tenere un altro calciatore con pochi anni restanti di contratto. ADL assente a Barcellona? Non c’era al Camp Nou per superstizione e le ultime partite in trasferta il Napoli le ha sempre perse con lui in tribuna. Al Thani? De Laurentiis è furbo, sta sfruttando tra vigolette lo sceicco nell’ambito della trattativa con Amazon, per depistare l’opinione pubblica. Come farebbe a non accettare un’offerta come quella di mezzo miliardo di euro? Sarebbe una plusvalenza incredibile, anche perché bisogna ricordare che il Napoli non patrimonializza. Gli azzurri hanno solo un buon parco giocatori, ma se un calciatore viene svalutato dopo una brutta annata, il suo valore torna a 0 e il Napoli non guadagna nulla”.

Rifondazione, Cassese: “Non mi preoccuperei di questo perché…”

“Proprio per questa ragione vanno fatti i complimenti al presidente, che ha sempre puntato sul costruire squadre forti e ha tenuto il Napoli in piedi su questo principio. Primavera? Trovo assurdo che sia stato preso un tecnico per i giovani che gioca col 3-5-2: la Primavera deve seguire la prima squadra come idea di gioco. Questo succede al Barcellona e mi impressionò molto, con la cantera che segue gli allenamenti della prima squadra e si ritrova poi giocatori come Pedri e Gavi. Un calciatore della Primavera del Napoli invece per passare in prima squadra dovrebbe anche adattarsi al 4-2-3-1. Infortuni? Credo sia anche una questione di intensità, che nel calcio di oggi è fondamentale. Quando i ritmi si alzano, si rischia di non essere all’altezza e di perdere uomini. Rifondazione? Il Napoli potrà ricostruire con i tanti milioni che arriveranno dalla qualificazione Champions, non mi preoccuperei di questo”.

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