SPALLETTI ESPOSITO – A “1 Football Club”, programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, è intervenuto l’ex giocatore di Napoli e Lazio, Massimiliano Esposito. Di seguito, un estratto raccolto dalla redazione di calcioinpillole.com.
Sarri, Esposito: “Ha bisogno di tempo”
“Sullo sport di base ai tempi del Covid? Noi dello sport di base stiamo ricominciando a lavorare. Riprendere a giocare per chi ha avuto il Covid è complicato, perché serve rifare la visita medica ed i Poliambulatori sono tutti pieni. E’ una situazione generale, ho sondato anche le altre società e siamo tutti così. L’attività sportiva è importante, serve più socialità: non so perché nessun virologo o dottore non abbia spinto ad aprire dei portoni per lo sport. E’ vita, ti aiuta, ti fortifica sotto tutti i punti di vista. Ora dobbiamo essere bravi noi a dare una motivazione valida a questi ragazzi per far sì che ritornino in campo a divertirsi, fare sport e lasciare per un attimo i telefonini, i tablet.
Sull’avventura di Sarri alla Lazio? Il lavoro che fa lui ha bisogno di tempo. Sicuramente da quando è arrivato ad oggi ha fatto un buon lavoro, la Lazio si è trasformata. I risultati stessi sono cambiati, adesso qualche partita alla Sarri si vede a differenza di prima. Qualcosa va migliorato, il mercato di giugno richiederà delle modifiche in qualche ruolo. Se l’anno prossimo dovesse ripetere i risultati altalenanti di quest’anno qualche problema si potrebbe avere. Avventura deludente? Non credo, è al sesto posto a pochi punti dall’Atalanta che in questo periodo non è quella di prima. Può rosicchiare qualche altro punto e posti in classifica. C’è da dire che secondo me è difficile fare meglio di chi gli sta davanti, come Inter, Napoli e Milan che stanno disputando un campionato strepitoso”.
Allenatori, Esposito: “Possono dare l’idea, ma il gioco lo creano i giocatori”
“Sulle etichette nel calcio e la maturità del Napoli? Sarrismo, Tiki Taka di Guardiola, tutti vogliono scopiazzarlo ma nessuno ci riesce. Il gioco o il sistema in cui lo fai te lo danno i giocatori. L’allenatore può dare delle idee, ma se non hai giocatori che hanno caratteristiche per fare quel gioco lì non puoi ripeterlo sempre. Secondo me l’errore di Sarri è andare avanti sempre su quelle idee lì. Gli è piaciuta l’etichetta ‘Sarrismo’ e porta avanti idee anche lì dove non ci sono giocatori funzionali alle sue idee. Guardiola è più visionario, ovunque è andato ha adattato le sue idee ai giocatori che aveva. Sul Napoli di Spalletti dico che sicuramente ha portato esperienza, convinzione nei propri mezzi su quel che lui propone e lo sta dimostrando. E’ un Napoli compatto che nei momenti difficili ne è uscito fuori alla grandissima: ora è secondo in classifica ad un punto dall’Inter. Se il Napoli debba guardare all’Inter o alle inseguitrici? Non credo in un recupero così prepotente della Juventus. Il Napoli deve guardare avanti, è a -1 dall’Inter, c’è lo scontro diretto e se dovesse vincere, rimarrebbe a tale distanza anche se i nerazzurri vincessero il recupero. Devono andare avanti, è tornato Osimhen, sono tornati anche Koulibaly ed Anguissa. C’è motivazione ed è una rosa che in questo momento è la più completa ed in forma sia a livello psicologico che fisico del campionato”.