UP&DOWN SAN SIRO – A San Siro è andato in scena un pessimo posticipo di Serie A tra Milan e Juventus, ed in Up&Down – rubrica scritta in esclusiva per
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Luca Cerchione – non possiamo fare a meno di analizzare i motivi di tale scempio. Nella giornata odierna, poi, Roberto Mancini ha pubblicato la lista dei calciatori che parteciperanno allo stage con la Nazionale: anche qui ci sono scelte inspiegabili che meritano una riflessione. Lorenzo Insigne che cita le parole di Higuain, Daniele Verde e Giacomo Raspadori regalano gioie.
Up&Down – Luci (spente) a San Siro. Mancini boccia i bomber new generation
Domenica sera, al Meazza in
San Siro, è andata in scena una delle partite più brutte degli ultimi anni, ancorché si siano affrontate due squadre di vertice. Lo spettacolo offerto da Milan e Juventus è un qualcosa che, davvero, non è valso il prezzo del biglietto. Ticket che, ricordiamo, partivano dai 150€ del primo anello arancio ai 460€ della tribuna d’onore rossa, passando per i 215€ della poltroncina arancio ed i 260€ della poltroncina arancio centrale. I rossoneri di Pioli hanno manifestato il classico problema della sterilità dell’attacco in assenza di Ibra. Lo svedese ha dato forfait a gara in corso a causa di un problema al tendine d’Achille. Imbarazzante, invece, la prestazione dei bianconeri, che hanno chiuso il match con un clamoroso zero alla casella dei tiri fatti.
Le ombre a
San Siro, però, erano andate in scena anche ventiquattro ore prima, quando i nerazzurri di Inzaghi hanno dovuto sfruttare una topica dell’arbitro Matteo Marchetti per segnare il gol vittoria, in pieno recupero, contro il Venezia. Il fischietto non ha interrotto il gioco nonostante una gomitata al volto di Modolo ad opera di Dzeko. Il direttore di gara, in un sol colpo, commette due errori gravi: in primis non ravvisa il fallo del bosniaco, ed in secundi non ferma il gioco nonostante un colpo al capo di un calciatore. La somma degli errori di Marchetti dà, come risultato, due puti in più – immeritati – per l’Inter.
Nella giornata odierna, poi, è stata diramata la lista dei convocati di
Roberto Mancini per lo stage della Nazionale che andrà in scena tra il 26 ed il 28 gennaio. Il Mancio, in un colpo solo, brucia una nuova generazione di bomber – tra cui menzioniamo, su tutti, Andrea Pinamonti e Lorenzo Lucca – per convocare l’attempato Mario Balotelli. Un tantino fuori luogo dare l’ennesima chance a chi ne ha già sprecate una infinità, senza darne una a chi, sul campo, sta meritando.
Up&Down – Luci (spente) a San Siro, accecanti al Maradona
Lorenzo Insigne, contro la Salernitana, segna la sua prima rete da quando ha firmato il contratto che lo legherà al Torono, dalla prossima stagione. La sua esultanza riporta alla mente le parole di un altro ex Napoli: Gonzalo Higuain. Alla prima rete con la maglia della Juventus, contro gli azzurri, il Pipita aveva indicato De Laurentiis urlando “es tu colpa”, è colpa tua. Il capitano, invece, ha proferito un più mite “non è colpa mia, ti amerò sempre” indicando lo stemma della sua squadra del cuore. Insomma: passano gli anni ed i calciatori, ma la colpa degli addii sembra essere sempre la stessa: Aurelio.
Giacomo Raspadori, al minuto 88 di Torino-Sassuolo, ha segnalo il settimo gol stagionale in ventitre presenze, ai quali senza rigori ed ai quali si aggiungono quattro assist. Niente male per un classe 2000, soprattutto perché ha giocato quasi sempre da punta esterna. La marcatura al Toro ha portato l’ennesimo punto alla classifica degli emiliani, ed il futuro, per il piccolo bomber di provincia, sembra essere sempre più roseo.
Sabato ha annunciato di aver firmato il rinnovo, fino al 2025, con lo Spezia. Domenica ha segnato il gol vittoria dei suoi contro la Sampdoria. Come suo solito, in acrobazia, ma stavolta col piede “debole” – se così si può dire -.
Daniele Verde, napoletano classe ’96, scuola Roma, non smette di stupire a suon di prodezze. Abbiamo ancora tutti negli occhi la rovesciata contro la Lazio o la punizione da distanza siderale con la maglia del Valladolid di Ronaldo il Fenomeno. Tre gol e tre assist in nove gare da titolare ed altrettante da subentrato, per un totale di mille minuti in campo. Con un pizzico di fiducia in più da parte di Thiago Motta, la salvezza per le Aquile sarà impresa più semlice.
Luca Cerchione
Luca Cerchione