NAPOLI MOUNARD – A “1 Football Club”, programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, è intervenuto David Mounard, ex calciatore della Salernitana. Di seguito, un estratto raccolto dalla redazione di calcioinpillole.com.
Spalletti, Mounard: “E’ un allenatore molto intelligente”
NAPOLI MOUNARD – “Segui ancora la Salernitana? Certo, sono rimasto molto legato alla città e alla squadra. Ho vinto tre campionati all’inizio dell’era Lotito e ho dei ricordi bellissimi. Ci voleva un cambio per non perdere la Serie A e, soprattutto, era importante riportare entusiasmo ad una piazza che temeva di perdere la categoria. Fiducia in Iervolino? Ha dimostrato a primo impatto di essere una persona seria, ha già portato un grande dirigente. E’ solido economicamente anche se non è tutto, dato che ho visto presidenti in Serie B non pagare gli stipendi. Non credo Iervolino sia questo tipo di persona, mi sembra uno molto serio. Spalletti? E’ un allenatore molto intelligente, è uno navigato. Mi dispiace dire però che, il Napoli di ora, mi sembra un po’ più ridimensionato rispetto a quello di tanti anni fa quando investiva di più e aveva campioni del livello della Champions, penso a Lavezzi e Cavani. Ora vedo plusvalenze e cessioni. Napoli non è una piazza piccola, anzi è importantissima. Quando il Napoli giocava in Champions era uno spettacolo per tutti. Io ora faccio il procuratore e mi capita di lavorare in Francia, quando parli del Napoli tutti ne riconoscono la grandezza”.
Adl, Mounard: “Non voglio criticarlo”
“De Laurentiis? Non voglio criticare De Laurentiis, ci mancherebbe. Non siamo qui a parlare di un Napoli che è fallito. Mi fa solo male, da appassionato, vedere che il Napoli ha un potenziale così importante ma non punta in alto in Europa, questo mi fa male. Pronostico su Napoli-Salernitana? Napoli superiore, inutile negarlo ma il match è impronosticabile. Questo è un derby importante, magari non per il Napoli che è in una dimensione superiore, ma è comunque un derby. Può succedere di tutto. Denunciasti una combine in passato. Esistono ancora questi episodi? Credo di sì, anche perché nessuno ha mai dato il buon esempio. Non hanno mai tutelato né dato merito a chi denunciava. Io, al tempo, fui messo da parte ad aspettare le decisioni. Senza tutele, un ragazzo rischia di non denunciare per non compromettere la propria carriera. Io, quando decisi di denunciare, fui bruciato”.