INSIGNE MORALES – A “1 Football Club”, programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Massimo Morales, allenatore e storico ex vice di Giovanni Trapattoni. Di seguito, un estratto raccolto dalla redazione di calcioinpillole.com.
Mourinho, Morales: “Per anni è stato il mio idolo”
“In uscita il suo libro ‘L’ombra del mister’. Ci saranno aneddoti con il Trap al Bayern? E’ un libro biografico. La mia vita è principalmente calcio, ma non ci sarà solo calcio. Ci sono momenti profondi della mia vita. Non è un libro solo per appassionati sportivi, ma per ogni tipo di lettori. Il calcio italiano è così indietro? Si, perchè andiamo con una marcia in meno. In Italia abbiamo l’Atalanta e l’Inter che, dal punto di vista fisico, hanno certi ritmi ma le altre non mi sembrano a quel livello di intensità. Da tifoso neutrale a volte mi annoio. In Italia abbiamo mancanza d’unità d’intenti, che trovi invece in Inghilterra e Germania. Settori giovanili? Si salvaguarda poco il prodotto italiano. Bisognerebbe avere un numero minimo di giocatori nati nel nostro paese. Si punta poco sui giovani e ripeto quanto dicono già in molti sul fatto che, nei settori giovanili, si punta di più sugli stranieri”.
Insigne, Morales: “La sua scelta va rispettata”
“Allenatori di Serie A? L’Inter sta facendo bene. Conte ha vinto lo scudetto e Inzaghi continua a migliorare la squadra. Il Milan di Pioli gioca bene, anche ieri ha fatto vedere che attacca anche quando va in vantaggio. Poi c’è l’Atalanta che ormai la conosciamo tutti. Spendo una parola d’apprezzamento anche per Italiano e per il lavoro che sta facendo alla Fiorentina. Insigne? Scelta personale che va rispettata. Insigne è un ottimo giocatore ma, in Europa, non mi sembra che c’è chi gli abbia offerto le cifre che gli hanno offerto i canadesi, quindi credo abbia fatto bene il Napoli a non svenarsi. Dal punto di vista sportivo andrà ad abbassare il livello”.
Spalletti, Morales: “Sta facendo un ottimo lavoro”
“Spalletti? Sta facendo un ottimo lavoro, forse penalizzato dai tanti infortuni. Al Napoli fa bene l’allenatore ‘da campo’, senza quei discorsi che faceva all’Inter. Mourinho? E’ stato per anni il mio idolo, ma quello di ora è superato: è la copia di se stesso. Non dà più quella carica. Allegri? Ha fatto vedere nella carriera di saper vincere quando ha grandi giocatori, ora è più difficile. Alla fine noi allenatori possiamo essere bravi o no, ma se non hai i grandi campioni fai sempre fatica”.