UP&DOWN GASPERINI – Nella diciottesima giornata di Serie A, Up&Down – rubrica scritta in esclusiva per
www.paolobargiggia.tv da
Luca Cerchione – individua in Gasperini il peggiore della settimana.
Up&Down – Gasperini piagnone, Ibra apre la crisi Milan. Gotti…
Gian Piero
Gasperini, ancora una volta, dimostra di non sopportare le regole del gioco. Le partite di calcio hanno tre risultati disponibili, ma quando la sua Atalanta non porta a casa una vittoria, l’ex bianconero è solito uscircene con frasi antisportive. Stavolta il Dio del calcio, diversamente chiamato karma, lo ha smentito nell’arco di ventiquattro ore, facendo succedere lo stesso contrastatissimo episodio anche in Milan-Napoli. Caro Gasp: chi non sa perdere non potrà mai vincere.
Il dato di fatto, in casa Milan, è palese: se
Ibrahimovic non segna, la squadra ha il potenziale offensivo della Salernitana, con tutto il rispetto per i campani. Contro il Napoli lo svedese non ha brillato, e con lui tutta la manovra rossonera. Sia chiaro: il Down non è direttamente per lui, ma per chi pensava di poter affrontare un campionato col solo over 40 in attacco. Le attenuanti infortuni ci sono, è vero, ma Giroud, Rebic e Leao non si sono ancora dimostrati all’altezza della situazione.
Luca
Gotti non allena più l’Udinese da un paio di settimane, dunque cosa ci fa nei Down di giornata? Semplice: il suo semi sconosciuto sostituto ha racimolato 4 punti in due gare, un quarto di quello conquistati dal precedessore in sedici giornate.
Up&Down – Gasperini non incide, Cioffi e Spalletti sì. E Rrahmani…
Se Gotti ha dimostrato di non aver avuto il polso della situazione in casa Udinese, il giovane e semi sconosciuto Gabriele
Cioffi ha dimostrato la bontà del progetto Pozzo-Marino. Con l’augurio che i friulani continuino a raccogliere risultati in linea con il valore della propria rosa, con buona pace di chi, nonostante le tante occasioni a disposizione, non è riuscito a far brillare i propri ragazzi.
Dopo due gare passate in tribuna, Luciano
Spalletti torna a sedersi sulla panchina del Napoli, ed è subito magia. Al Meazza il toscano ha dato una lezione di calcio al collega Pioli, mischiando le carte in tavola a pochi minuti dal fischio d’inizio, rinunciando a Mertens per Petagna ed a Politano per Lozano, come se non bastasse l’infermeria piena. Geniale, a nostro avviso, la mossa di mettere Demme a uomo su Brahim Diaz: il tedesco non ha partecipato alla manovra, ma ha reso inoffensiva la fonte di gioco dei rossoneri.
Infine, nota di merito per Amir
Rrahmani. Sotto la gestione Gattuso è stato l’ultimo giocatore di movimento ad esordire nella passata stagione, buttato nella mischia a sostituire l’insostituibile Koulibaly, poi bocciato dopo soli 45’. Il difensore, grazie alle sue qualità ed alla fiducia ricevuta da Spalletti, è diventato il vero perno della difesa partenopea, in grado di annientare un certo Zlatan Ibrahimovic di fronte ai suoi tifosi. Onore a lui per essere venuto fuori dal vortice della negatività in cui era piombato col tecnico di Conegliano Rossano.
Luca Cerchione
Luca Cerchione