Up&Down – La caduta delle grandi e la sconfitta del Sarrismo

Permanenza Di Lorenzo Napoli
UP&DOWN SARRISMO – Up&Down, rubrica scritta in esclusiva per www.paolobargiggia.tv da Luca Cerchione, analizza la caduta delle grandi, Napoli e Milan, alla prima sconfitta stagionale. La Juventus di Allegri, grazie ad un calcio al Sarrismo, rosicchia altri tre punti al duo di testa, tornando prepotentemente in corsa per la vittoria dello Scudetto.

Up&Down – La caduta delle grandi e la sconfitta del Sarrismo

Il Napoli non è partito con i favori del pronostico in questo campionato, ma si sa: l’appetito vien mangiando. Probabilmente, se i ragazzi di Spalletti non avessero collezionato dieci vittorie e due pareggi nelle prime dodici giornate, oggi non sarebbero finiti fra i Down. La menzione è un monito: che Insigne e compagni ci dimostrino, già contro la Lazio, chi sono e cosa vogliono fare da grandi. Nonostante le assenze di Osimeh ed Anguissa. La sfortuna è l’alibi dei falliti. La sopracitata Lazio di Sarri entra di diritto, ancora una volta in questa stagione, fra i Down. Maurizio, chiamato ad una dimostrazione contro la Vecchia Signora che lo aveva prima sedotto e poi abbandonato, ha dimostrato che il suo Sarrismo non è poi l’unica via per la gloria. Il più pragmatico Allegri ha annullato i biancocelesti e, in barba ai piagnistei del tecnico di Figline Valdarno, ha realizzato entrambi i sacrosanti rigori assegnati da Di Bello. Ci aspettiamo da Sarri che riesca a dare una svolta alla stagione dei suoi, fino ad oggi francamente deludente. Più piccola è la mente, più grande è la presunzione. Il Milan, al pari del Napoli, alla tredicesima giornata inciampa nella prima sconfitta stagionale. Stesso discorso fatto per i partenopei: non è un dramma, ma un punto in due gare fa riflettere chi sogna lo Scudetto. I rossoneri vogliono essere grandi come il loro faro, Zlatan Ibrahimovic? Se la risposta è sì, gare come quella di Firenze non possono e non devono più ripetersi. Se non vincesti, non cantar trionfo.

Up&Down – La caduta delle grandi e la sconfitta del Sarrismo

La Juventus annulla il suo recente passato, Maurizio Sarri, e dimostra di essere in piena corsa Scudetto. Il tanto criticato Allegri mette a segno la seconda vittoria consecutiva e recupera cinque punti a Napoli e Milan, grazie al suo gioco pragmatico fatto di difesa e ripartenza. Insomma: il Sarrismo – quello vero, visto a Napoli – sarà anche bello. Ma vincere è l’unica cosa che conta a Torino. ‘orto muso. Josè Mourinho, contro il Genoa, ci ha ricordato perché è riuscito a vincere venticinque trofei in carriera. Non sarà un maestro di gioco, ma riesce a creare una empatia tale con i suoi calciatori da riuscire a tirare fuori il meglio di loro stessi. A Marassi, nella fattispecie, al minuto 74 tira fuori il coniglio Felix Afena-Gyan dal cilindro della panchina. Otto minuti sono bastati al ragazzino per sbloccare la gara e mettere a segno la sua prima marcatura in massima serie. Venti minuti in totale per segnare una doppietta. Redivivo. L’Atalanta del Gasp mette a segno il sesto risultato utile consecutivo grazie alla vittoria casalinga contro lo Spezia. Niente male per una squadra impegnata anche in Champions League e partita in leggero ritardo rispetto alle altre. Quarto posto in cassaforte ed addirittura meno tre dal terzo, con lo scontro diretto contro la Juventus a meno di una settimana. Il duro lavoro paga nel lungo periodo. Luca Cerchione
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