LEGIA VARSAVIA NAPOLI – Il Napoli si trova dinanzi al primo crocevia stagionale. La sfida in Europa League contro il Legia Varsavia vale molto di più di tre punti. Un passo falso contro i polacchi potrebbe complicare tremendamente i piani dei partenopei. D’altro canto la compagine polacca sta vivendo uno dei periodi più bui della propria storia calcistica. In Ekstraklasa occupano la terzultima posizione in classifica e affrontano l’Europa come una vetrina importante per riscattarsi. Due successi di misura contro Leicester e Spartak Mosca, ma poi è arrivata una sconfitta per 3-0 proprio contro il Napoli al Maradona.
Inizio schock, ripresa di alto livello
Alla Pepsi Arena l’inizio è schock per i partenopei, orfani di Insigne, Osimhen e Fabian Ruiz per affaticamento muscolare. I padroni di casa passano in vantaggio dopo 10′: Mladenovic evita Anguissa e serve un pallone d’oro ad Emreli, che lasciato solo in area di rigore insacca. Gli uomini di Golebiewski sfruttano il vantaggio trovato e arretrano ulteriormente il baricentro. L’occasione più ghiotta per gli ospiti capita sui piedi di Zielinski. Un azione impostata da Demme e Lozano, porta l’ex Udinese alla conclusione ma il tiro impatta contro la traversa.
Il primo tempo va avanti così, Demme si ritrova spesso ad impostare le sortite offensive per gli azzurri. Lozano disputa una gara dal doppio volto, alternando spunti interessanti ad errori banali. Petagna sfrutta il suo fisico per guadagnare centimetri contribuendo a far salire la squadra. Proprio grazie ad una sua sponda, Elmas ha l’opportunità di ritrovarsi davanti a Mitza ma il macedone è impreciso sotto porta.
Nella ripresa Yuri Ribeiro colpisce un palo clamoroso a botta sicura che fa tremare i partenopei. La fortuna aiuta il Napoli, che un minuto più tardi vede assegnarsi un calcio di rigore procurato da Zielinski, Dal dischetto lo stesso polacco non sbaglia e mette in equilibrio il risultato. Spalletti mischia le carte ed inserisce Politano e Lobotka rispettivamente al posto di Elmas e Demme. A partire da questo momento l’inerzia del match cambia totalmente a favore degli uomini di Spalletti.
Un intervento scellerato di Josuè su Politano concede un’altra opportunità dagli undici metri. Con lo scavetto Dries Mertens non sbaglia. Il belga si rende protagonista anche durante il terzo gol. Un lancio illuminante tra le linee per Petagna, l’ex Spal raccoglie e serve Lozano tutto solo che a porta vuota non può fallire. Nel finale il tecnico di Certaldo si gioca le carte Zanoli ed Ounas. Sarà proprio l’algerino a calare il poker con un azione personale di estrema bellezza. Ancora una volta Luciano Spalletti si dimostra un grande stratega, risolvendo una partita che stava rischiando di complicarsi. Convincente anche l’ingresso di Zanoli, che dimostra personalità da vendere.
Eurorivali
In Inghilterra arriva un buon risultato per il Napoli. Il Leicester non va oltre il pari contro lo Spartak Mosca. Il palo e il rigore sbagliato da Vardy negano l’aggancio ai partenopei in prima posizione. Tra circa tre settimane il Napoli affronterà lo Spartak Mosca in Russia. Per la qualificazione aritmetica servirà la vittoria, ma di fondamentale importanza sarà anche conquistare il primato. Ricordiamo che a partire da quest’anno, la prima classificata salta i sedicesimi e si proietta direttamente agli ottavi di finale. In tal senso l’ultima gara casalinga contro il Leicester potrebbe essere decisiva, salvo clamorosa debacle interna degli inglesi contro il Legia Varsavia.
Considerazioni post-partita
Dopo il primato in campionato, arriva anche quello europeo. Nonostante le assenze il Napoli ha disputato un’ottica gara. Anche nel primo tempo, quando il Legia è passato in vantaggio, gli azzurri hanno creato diverse situazioni pericolose. L’atteggiamento messo in campo degli azzurri fa ben sperare per il futuro, anche le famose “seconde linee” hanno mostrato sicurezza. Dopo Salerno, Zieliński seppur dal dischetto segna ancora. È ancora lontano dalla sua condizione migliore ma il polacco ha dato un grosso contributo alla squadra. Avere la fiducia dell’allenatore dalla sua parte, può essere un fattore determinante. E anche il gesto fatto dal tecnico di Certaldo alla vigilia del match, è un segnale forte che può far solo bene al calciatore ed alla stessa squadra. A centrocampo Demme e Anguissa garantiscono equilibrio. Prestazione sufficientemente anche quella di Juan Jesus.
Da Varsavia arrivano segnali incoraggianti, il poker vale il primato solitario in classifica e ulteriore iniezione di fiducia per l’ultima gara prima della sosta, contro il temibile Verona di Tudor.
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Davide D'Alessio