Osimhen, Pecci: “La sostanza è che le partite le vincono principalmente i giocatori, non gli allenatori”

Pecci

OSIMHEN PECCI – Eraldo Pecci, ex calciatore di Napoli e Fiorentina, durante la consueta rubrica del lunedì “Parola di Bargiggia”, ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni di “1 Football Club”, trasmissione prodotta dalla testata IlSognoNelCuore e condotta da Luca Cerchione, in onda dal lunedì al sabato dalle 12 alle 13 su 1 Station Radio.

Serie A, Pecci: “Confermare gruppi di livello può essere un fattore”

“Campionato livellato verso il basso? Non sempre andando a comprare calciatori ci si rinforza. Di certo i giocatori che ti fanno fare il salto di qualità sono ben pochi e spesso finiscono all’estero. Portare in maniera frenetica un nome nuovo non è per forza un merito, spesso confermare gruppi di livello può essere un fattore. Questo discorso sta avvenendo alla Fiorentina, ma anche al Torino ad esempio – continua Pecci -. Quale tipo di calcio preferisco tra quello di Italiano o Juric? La differenza non la fa mai l’allenatore, penso, ma i giocatori”.

Verona, Pecci: “Lo scorso anno giocava meglio dello Spezia”

“Il Verona lo scorso anno giocava meglio dello Spezia, il Toro quest’anno gioca meglio, certo, come la Fiorentina. I viola facevano campionati sottotono pur avendo i giocatori, ora si vede la differenza. Proprio come succede a Napoli. L’allenatore si prende meriti che spesso non ha quando la squadra vince e viceversa. Ci sono dei momenti, attimi, che possono valere intere stagioni. Come la palla che scappa a Musso e consente al Milan di segnare contro l’Atalanta, o la topica di Reina sul terzo gol del Bologna. Osimhen? La sostanza è che le partite le vincono i giocatori”.

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