Udinese-Napoli, quarta vittoria consecutiva per gli azzurri in campionato: l’analisi sul match

UDINESE NAPOLI – Il Napoli batte l’Udinese con un sonoro 4-0 e si porta a punteggio pieno a 12 punti. Gotti sembra rispettare il detto “squadra che vince non si cambia”, mandando in campo gli stessi undici visti contro allo Spezia. Spalletti, rispetto alla trasferta di Leicester, schiera Politano ed Elmas  ai posti di Lozano e Zieliński. Inoltre torna Mario Rui a sinistra con Di Lorenzo a destra, Rrahmani ancora favorito su ManolaS. Fino al gol del vantaggio, siglato da Osimhen, i padroni di casa sembrano tenere il pallino del gioco. È solo un illusione, gli uomini di Spalletti, reduci dalls fatiche di coppa, hanno preferito aspettare il momento giusto prima di affondare il colpo. L’Udinese accusa il colpo e Fabian Ruiz con un sinistro chirurgico, per poco non porta il Napoli sul 2-0; la palla impatta contro il palo. Al 35′ il Napoli sugli sviluppi di una punizione, realizza uno schema perfetto e Rrhamani su assist di Koulibaly, firma il raddoppio per gli azzurri.

Un secondo tempo da grande squadra

Nella seconda frazione di gioco, la partita riprende a ritmi piuttosto moderati. Ancora una volta gli azzurri dimostrano di saperci fare su palla inattiva e mettono il punto esclamativo sul match. Insigne batte il corner, Politano serve Di Lorenzo che scarica su Koulibaly: il senegalese lascia partire un siluro col destro, da attaccante vero, beffando Silvestri. La sfida sostanzialmente non ha più nulla da raccontare, Gotti mischia le carte per cercare di dare uno scossone ai suoi: dentro Beto e Makengo al posto di Delofeu e Pereyra. Il risultato non è quello sperato, anzi, il Napoli amministra la gara da grande squadra alzando e abbassando i ritmi senza correre grossi rischi. Silvestri si supera in diverse circostanze per evitare uno svantaggio ancora più ampio, ma nulla può sul gioiello di Lozano a pochi minuti dal termine. Gli azzurri calano il poker ad Udinese e si ritrovano a punteggio pieno dopo quattro giornate di campionato.

Considerazioni post-partita

Altra vittoria per il Napoli dopo i successi contro Venezia, Genoa, Juventus ed il pareggio europeo contro il Leicester. Gli uomini di Spalletti approciano al match con un atteggiamento da grande squadra. La partita è composta da 90′ più recupero, fatta di tanti momenti e pause dove è importante anche saper gestire i ritmi. E gli azzurri, reduci dalle fatiche europee, partono con l’intenzione di contenere i primi attacchi friulani per poi dare la svolta definitiva al match.

Ci riescono alla perfezione, senza andare incontro a rischi particolari. Un’altra nota positiva del match: tornare ad essere incisivi dai calci piazzati. Negli ultimi anni, tra punizioni e calci d’angolo, gli azzurri hanno collezionato pochi gol da queste situazioni. Contro l’Udinese ben due di quattro gol sono arrivati da queste situazioni: schema perfetto su punizione per ol gol di Rrahmani e quello di Koulibaly sugli sviluppi di un calcio d’angolo. Il lavoro del tecnico di Certaldo è incentrato sulla valorizzazione gruppo, cercando di metterne in risalto le qualità.

Tra record, schemi produttivi e i cori da condannare

Una squadra che sa applicare in maniera fluida gli schemi ma sorprende anche per il nuovo record raggiunto: i dieci gol segnati in campionato portano la firma di ben nove calciatori diversi. Inoltre vincere le prime quattro partite, per due stagioni di fila, è un record che non era mai riuscito al Napoli fino ad oggi. L’unica nota negativa arriva dagli spalti, sponda Udinese. Ancora una volta si ascoltano cori discriminatori contro la città di Napoli ed è imbarazzante poter classificare l’accaduto come semplice “goliardia”. Questo fenomeno, come gli episodi di razzismo accaduti a Maignan a Torino, potrebbe non bastare più sanzionarli con semplici multe, bisogna prendere seri provvedimenti.

Uno sguardo a Sampdoria-Napoli

Infine domani allo Stadio Luigi Ferraris di Genova, alle ore 18:30, è in programma Sampdoria-Napoli. Match impegnativo per gli uomini di Spalletti, che si apprestano a giocare la terza trasferta consecutiva in 7 giorni. L’undici iniziale di D’Aversa, reduce dalla vittoria netta ad Empoli, ha dimostrato di giocare un buon calcio avendo a disposizione calciatori di qualità in rosa. D’altro canto Luciano Spalletti ha sempre ribadito che “lamentarsi è da sfigati” – un modo anche per circondarsi di sola energia positiva e allontanarsi dalle “bad vibes” –  ma un cenno sul centrocampo va dato. Considerando gli infortuni di Demme e Lobotka, e di un Zieliński sottotono nelle ultime apparizioni, la coppia Fabian-Anguissa si appresta a giocare la quarta partita consecutiva dal 1′. Le scorie delle tre trasferte consecutive, potrebbe pesare sulle gambe degli azzurri, ma il Napoli proverà in quel di Genova a dare un ulteriore segnale al campionato.

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