LEICESTER NAPOLI – Arriva l’esordio del Napoli in Europa League con il temibile Leicester di Brendan Rodgers. Spalletti conferma la coppia di centrocampo Anguissa-Fabian Ruiz nel consolidato 4-2-3-1. Si rivedono dal 1′ Zieliński e Lozano, al posto di Elmas e Politano. In difesa Di Lorenzo scala a sinistra per sopperire l’assenza di Mario Rui, Malcuit al suo posto a destra. Mentre arriva l’esordio stagione di Rrahmani al posto di Manolas con Ospina tra i pali. D’altro canto Rodgers rinuncia ai cosiddetti pezzi pesanti dall’inizio ovvero Tielemans, Vardy e Maddison. A partire forte sono proprio gli inglesi, che passano in vantaggio dopo solo 8′ sulla volata offensiva di Barnes che serve un solitario Perez. A non passare inosservata è la posizione di Di Lorenzo sul gol subito. Si ripete una situazione analoga al gol subito contro il Genoa, ma anche dall’Italia contro l’Inghilterra con Di Lorenzo presente in tutte e tre le situazioni. In questo caso, però, la situazione è leggermente diversa rispetto agli altri episodi.
La rapidità di Daka costringe il laterale azzurro nel seguire l’attaccante per non lasciarlo solo davanti ad Ospina, manca la copertura di Insigne o di un mediano: ma la velocità con la quale si è mossa la compagine inglese non ha permesso una copertura adeguata per evitare il gol. Non a caso il Leicester di Rodgers, come la maggior parte delle squadre inglesi, sono avvezze ad un calcio molto rapido ed offensivo. Nonostante il vantaggio gli azzurri non mollano, e come nelle ultime gare, dimostrano di avere coraggio. La partita prende una piega ben precisa: gli azzurri fanno la partita ed i padroni di casa tentano di sfruttare i contropiedi. I Foxes vacillano in difesa e soffrono l’assenza di Tielemans a centrocampo che entrerà soltanto nella seconda frazione di gioco.
I cambi svoltano la partita
Il Napoli è bello da vedere, ma a differenza del cinico Leicester, è sprecone negli ultimi metri. Infatti come spesso accade, non riuscire a finalizzare, ti porta poi a subire ancora. Prima ci pensa il Var ad annullare il gol a Daka, ma 5′ più tardi arriva il raddoppio targato Barnes. Un’altra leggerezza commessa in difesa non lascia scampo agli azzurri che vanno sotto di 2-0. Potenzialmente potrebbe essere il colpo del ko, ma non per il Napoli di Spalletti. Ancora una volta il tecnico di Certaldo, con l’ausilio dei cambi giusti al momento giusto, riesce a riprendere una partita che ormai sembrava persa.
Le energie fresche di Elmas, Politano e Ounas danno linfa vitale al gioco partenopeo. Osimhen dopo un primo tempo di grande intensità ma imprecisione, sale in cattedra e regala un pareggio d’oro agli azzurri. Prima una giocata corale partita dai piedi del solito Insigne, passando per Fabian, raggiunge il nigeriano in area di rigore che beffa Schmeichel fuori dai pali con un pallonetto morbido. A 3′ dal termine un assist perfetto di Politano trova ancora Osimhen in area di rigore pronto a infilare nuovamente la sfera alle spalle di Schmeichel con un colpo di testa preciso. Triplice fischio al King Power Stadium, risultato che va stretto ma allo stesso momento è un punto d’oro per gli uomini di Spalletti.
Considerazioni post-partita
Per il calcio espresso dal Napoli il 2-2 è un risultato che va stretto, ma per come si è sviluppata la partita può essere considerato come un punto di fatale importanza soprattutto in ottica primato nel girone. Il punto di forza resta la mentalità che Spalletti sta provando a trasmettere partita dopo partita alla squadra. Tutte le quattro partite disputate danno l’impressione di un gruppo forte mentalmente, capace di riuscire a cambiare le sorti del match anche quando il gioco si fa duro. Una caratteristica che negli ultimi anni è sempre mancata per provare a fare il famigerato salto di qualità. Il cammino è ancora lungo e ci sono tanti aspetti da migliorare, ma la strada intrapresa è quella giusta. L’unica nota negativa resta il mancato acquisto sulla corsia di sinistra, in attesa di capire quali siano le reali condizioni di Ghoulam escluso anche dalla lista Uefa.
In assenza di Mario Rui, unico terzino di ruolo al momento a disposizione, la prova di Di Lorenzo a sinistra non ha affatto convinto. I movimenti non possono essere paragonati a quelli di un calciatore di ruolo ed è un po’ come precludersi l’opportunità di essere pericolosi e garanti maggiore spinta su ambo le fasce. Ancora una volta la gestione dei cambi di Spalletti risulta impeccabile e risalta alla luce l’importanza di come sia importante sfruttare a dovere le 5 sostitutiva a disposizioni nel mondo giusto; che possono cambiare le sorti del match da un momento all’altro.
Il pareggio in extremis inoltre prolunga la striscia positiva del Napoli: i partenopei sono imbattuti da 13 gare consecutive. L’esordio in questa nuova Europa League, resa anche più interessante dal nuovo format, è da considerarsi complessivamente positiva. Gli azzurri escono con un punto prezioso nella gara più difficile del girone, dimostrando che con questa mentalità nessuna competizione verrà presa con superficialità rispetto agli anni scorsi.
Eurorivali
La prossima gara in Europa League sarà il 30 settembre alle ore 18:45 contro lo Spartak Mosca, fermo a quota 0 punti in classifica. I russi hanno esordito nel gruppo C contro i polacchi del Legia Varsavia. I padroni di casa hanno calciato ben 23, di cui 3 verso la porta, avendo le migliori opportunità per portare a casa la vittoria. Proprio quando le squadre sembrano essere destinate a condividere la posta in palio, arriva il gol dei polacchi che cambia definitivo la partita. Kastrati mette il pallone alle spalle di Maksimenko e porta a casa tre punti i preziosi. Il Legia Varsavia, definita come potenziale “cenerentola” del girone, conduce momentaneamente la vetta della classifica.
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Davide D'Alessio