RONALDO COBOLLI GIGLI NEDVED – Cobolli Gigli, ex presidente della Juventus, ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni de “Il Sogno Nel Cuore”, trasmissione condotta da Luca Cerchione in onda dal lunedì al venerdì dalle 12:00 alle 13:00 su 1 Station Radio.
Nazionale, Cobolli Gigli: “Ci ha regalato una bellissima emozione, ha portato in alto il nome dell’Italia”
“La Nazionale ci ha regalato una bellissima emozione, ha portato in alto il nome dell’Italia. Un po’ meno bello è stato lo spettacolo romano, con quell’assembramento massiccio per i festeggiamenti. Speriamo che non ci saranno conseguenze. Siamo stati costretti alla segregazione per un certo periodo di tempo, ed ora stiamo reagendo in maniera un po’ scomposta. Sicuramente, chi ha segnato e chi ha effettuato parate importanti all’Europeo, ora vale di più. Quello che più mi ha impressionato è l’italo-brasiliano Jorginho”.
Jorginho, Cobolli Gigli: “Merita il Pallone d’Oro”
“Pallone d’Oro? Io credo che dovrebbe meritarlo proprio il centrocampista del Chelsea, per ciò che ha vinto quest’anno e per i suoi valori espressi. Alla fine, però, credo lo vincerà di nuovo Messi. Jorginho ha una classe unica, prima dell’Europeo non lo conoscevo molto bene, l’ho visto giocare solo qualche volta nel Napoli e con i Blues. Calendario Serie A? Tutte le squadre dovranno sfidarsi fra di loro, ciò che mi interessa maggiormente è che la Juventus, con il ritorno di Allegri, torni a vincere. Nedved ha confermato Cristiano Ronaldo, ma bisogna renderlo utile alla squadra. Mi auguro che la società bianconera trovi la giusta collocazione al portoghese”.
Nedved, Cobolli Gigli: “Le sue dichiarazioni lasciano il tempo che trovano”
“Nedved? Le sue dichiarazioni lasciano il tempo che trovano. Ha una mancanza comunicativa notevole, dicono che sia pronto per essere addirittura vice presidente, ma non è nello stile Juventus avere un uomo con questo incarico di prestigio che prende a calci le bandierine. Mandare via Allegri è stato palesemente un errore, non andava fatto fuori. In seguito si è sperato nel miracolo di Sarri e del buon Pirlo. Io sono stato il primo a recriminare la Champions a Max, ma almeno lui è riuscito ad arrivare fino in fondo alla competizione per club più importante d’Europa rispetto ai suoi successori. Locatelli e Donnarumma? Mi sarebbe piaciuto avere in bianconero Gigio, come mi sarebbe piaciuto fidanzarmi con la Bellucci, ma questo purtroppo non è possibile. Se Allegri ha chiesto Locatelli è perché sa dove collocarlo a centrocampo. I rimpianti per Pjanic non li condivido, credo che fosse giunto il momento di salutarlo e ringraziarlo”.
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Davide D'Alessio