Mancini, Pellegrini: “Era un rompiscatole da calciatore. Vi dico la mia sull’Italia”

MANCINI PELLEGRINI ITALIA – Luca Pellegrini, ex calciatore della Sampdoria di Mancini e Vialli, ha parlato dell’Italia di Mancini e tanto altro ai microfoni de “Il Sogno Nel Cuore”, trasmissione condotta da Luca Cerchione in onda dal lunedì al venerdì dalle 12:00 alle 13:00 su 1 Station Radio.

Italia, Pellegrini: “Arriverà tra le prime quattro”

“La mia Sampdoria riuscì ad abbattere l’egemonia del Napoli di quegli anni grazie alla programmazione. Dagli anni ’80, la dirigenza acquistava ogni anno il miglior giocatore della Serie B, e riuscì a creare una grande squadra. Eravamo un gruppo di forte personalità, facemmo un percorso di crescita anno dopo anno e fatto tesoro delle sventure degli anni precedenti. A differenza del Napoli che aveva Maradona, l’Inter i suoi tedeschi, il Milan gli olandesi, noi non avevamo un jolly. Non avevamo degli stranieri, campionato, che ci facessero fare il salto di qualità. Mancini-Vialli gemelli anche della panchina? Insieme non me l’aspettavo. Hanno un grande personalità, sono felice di rivederli insieme, soprattutto per Vialli. La Nazionale sta aiutando Gianluca a superare la malattia, gli sta dando linfa per continuare a combattere. Mancini era un rompiscatole in campo, si accorgeva degli errori altrui e non dei suoi. Quando capì che Vialli gli avrebbe fatto ombra, si mise al servizio degli altri e divenne l’uomo assist. Accanto a lui, tutti diventavano capocannonieri. Dove può arrivare l’Italia? C’è da dire che Mancini è un uomo fortunato, e ieri la Francia, favorita della competizione, è stata anche eliminata. Se arrivasse fra le prime quattro, considerando da dove si è partiti, sarebbe un successo e un buon trampolino di lancio per i prossimi mondiali”

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