MARCO ROSSI UNGHERIA – Nella fase a gironi degli Europei, l’Ungheria di Marco Rossi ha fatto emozionare e divertire tutti gli appassionati di questo sport. Nonostante l’ottima figura nell’edizione del 2018, nessuno si aspettava che la squadra potesse tener testa alle big del calcio europeo e mondiale. Eppure, con tutte le difficoltà del caso, la nazionale ungherese ha stupito tutti fermando i campioni del mondo sull’1-1, per poi ripetersi contro i tedeschi. Il sogno ottavi di finale è stato accarezzato per tre lunghe partite, per poi svanire a soli 6′ al termine della fase a gironi. A far da cornice alla sorpresa di Euro 2020, sono sicuramente i 60 mila cuori ungheresi che a Budapest hanno offerto spettacolo dagli spalti. Il gruppo rispecchia due valori che contraddistinguono il popolo ungherese: unione e senso di appartenenza. Nel suo piccolo la nazionale magiara ha fatto sognare un’intera nazione.
Pillole tattiche
Lo stile di gioco prediletto da Marco Rossi è il 3-5-2. Con questo modulo sono i terzini a garantire ampiezza e spinta sulle fasce, mentre la difesa viene irrobustita dell’aiuto dei centrocampisti, che al contempo a turno danno man forte all’attacco. Tra i giocatori più importanti della squadra troviamo Willi Orbán, difensore centrale del Lipsia. Dall’esordio in nazionale nel 2018, pur essendo difensore, ha collezionato 5 reti diventando il secondo miglior marcatore in attività della squadra. Un difensore che non si fa mettere il bastone tra le ruote dagli avversari e allo stesso tempo è in grado di aumentare il peso offensivo della squadra.
A pesare è sicuramente l’assenza di Dominik Sboszolai, centrocampista talentuoso che da quando è arrivato al Lipsia non ha disputato nemmeno un minuto, causa infortunio. Altri due capisaldi della squadra sono Sallai e Szalai, coppia d’attacco dell’Ungheria. Da un lato Sallai, che può giocare sia punta che esterno. Rossi ha iniziato ad impiegarlo come partner proprio di Szalai e i risultati ottenuti nelle qualificazioni per i Mondiali hanno premiato la scelta. L’attaccante del Friburgo, fa della rapidità e l’abilità nell’uno contro uno i suoi punti di forza. Dall’altro lato Szalai, il capitano. È uno dei più esperti della squadra, protagonista assoluto anche a Euro 2016. L’attaccante del Mainz è possente fisicamente e di recente ha trovato più confidenza negli ultimi metri sotto porta. Al di là del contributo realizzativo, non il suo punto di forza, si sottolinea in lui la spiccata personalità e carisma sa vendere.
Marco Rossi, l’allenatore che ha conquistato l’Ungheria
Marco Rossi, allenatore ed ex calciatore, nelle sue avventure in Italia non ha mai ottenuto il giusto riconoscimento. Dopo aver guidato le panchine di Lumezzane, Pro Patria, Spezia, Scafatese e Cavese, il ct è stato ad un passo dal mollare tutto. Durante un periodo senza panchina, il tecnico ha confessato di aver ricevuto diverse offerte, con la condizione di dover pagare per allenare. Un filo sottile ed invisibile lega l’attimo nel quale si lascia perdere tutto e la volontà di rimettersi nuovamente in gioco, nonostante le mille difficoltà. Il futuro sembra scritto, il posto nello studio da commercialista del fratello lo aspetta ma la vita a volte ti riserva una seconda possibilità. Un viaggio nato per caso in Ungheria, rilancia prepotentemente le proprie ambizioni. La prima chiamata in terra ungherese è quella dell’Honvéd. I primi anni sono conditi da alti e bassi, poi arriva la vittoria del campionato.
Panchina d’oro
È il primo allenatore italiano a vincere un trofeo nel paese magiaro, e successivamente premiato come allenatore dell’anno ungherese. Inoltre nel marzo 2018, viene premiato a Coverciano con la panchina d’oro speciale, un riconoscimento riservato ad allenatori italiani che ottengono successo all’estero. Diventa poi l’allenatore del Dunajská Streda in Slovacchia, fino ad arrivare sulla panchina dell’Ungheria. Il ct di origini puteolane ha contribuito nel dare maggiore organizzazione tattica alla nazionale, raggiungendo traguardi molto importanti. Marco Rossi oltre la fiducia dei calciatori ha conquistato anche quella dei supporters ungheresi, che mostrano affetto e stima incondizionata. La qualificazione dell’Ungheria alla fase a gironi degli Europei rispecchia per alcuni versi l’epilogo della carriera di Rossi. Un traguardo ormai insperato, raggiunto proprio in un finale di gara da cardiopalma contro l’Islanda proprio quando tutto sembrava perso.