Spalletti, Taibi: “È un allenatore top, è meticoloso e cura i dettagli al massimo”

SPALLETTI TAIBI – Massimo Taibi, ex portiere, fra le tante, di Venezia e Machester United, ha parlato di Spalletti e tanto altro ai microfoni de “Il Sogno Nel Cuore”, trasmissione condotta da Luca Cerchione in onda dal lunedì al venerdì dalle 12:00 alle 13:00 su 1 Station Radio.

Donnarumma, Taibi: “Se avesse accettato la proposta del Milan non sarebbe morto di fame”

“Ho avuto Spalletti per due mesi, al Venezia, prima di andare al Manchester United. Quando mi ha rivisto, mi ha maledetto perché gli feci gol contro. Posso dire che è un allenatore meticoloso, che cura i dettagli al massimo. È un top player come allenatore ed il Napoli ha fatto davvero un acquisto importante. Esperienza allo United? In Inghilterra sono stato benissimo, gli inglesi sono avanti anni luce rispetto a gli italiani per il modo di vivere il calcio. Ferguson è un grande uomo, l’unico allenatore italiano che gli si può avvicinare è Fabio Capello. Fiorentina-Gattuso? Bisogna capire cosa sia successo, chiudere un rapporto dopo 22 giorni non è una cosa usuale. Ci saranno retroscena che non conosciamo e che hanno portato a Rino a prendere questa decisione. Sappiamo che Gattuso è un uomo vero e quando certe cose non gli piacciono lui si comporta così. Donnarumma? Sono scelte soggettive, io al suo posto non avrei lasciato il Milan. Non credo sia solo una scelta economica, magari lo ha fatto anche per accrescere la sua esperienza andando a giocare all’estero. Se avesse accettato la proposta del Milan non sarebbe morto di fame, quindi non credo che sia stata una scelta dettata da un fattore economico”.

Napoli, Taibi: “Ha fatto bene a puntare su Meret”

“Ambientamento all’estero? Sono stato il primo portiere italiano ad andare all’estero. Erano altri tempi, io mi ero ambientato molto bene, sono dovuto andare via solo per problemi familiari, altrimenti starei ancora lì. Gigio farà meno fatica di me ad ambientarsi. Chi mi assomiglia? In Serie A, al momento, non vedo nessun portiere simile a me, anche se mi considero un portiere mediocre. Il ruolo del portiere è cambiato tantissimo in questi ultimi anni, si calcia di meno in porta e si vedono meno parate spettacolari come quelle che facevo io. Perché giocavo sempre con il pantalone lungo? Da piccolo ho avuto un’allergia. Quando ho iniziato a giocare avevo questo problema e di conseguenza giocavo con il pantalone lungo. Poi, quando sono guarito, ho continuato a giocare così perché mi ero abituato. Meret? Il Napoli fa bene a dare fiducia e far crescere questo giovane, anche perché dopo Donnarumma, c’è lui. Nazionale? Bisogna fare i complimenti a Mancini: ha creato un gran gruppo, che gioca molto bene, a tal punto che sembra una squadra di club più che una nazionale. L’Italia ci farà divertire”.

LEGGI ANCHE

Barella, Perillo: “Ha rifiutato la corte serrata di Aurelio De Laurentiis”

Per restare sempre aggiornato sul Napoli, leggi www.ilsognonelcuore.com oppure collegati a Instagram o Facebook.