EDOUARD MENDY – Il ruolo del portiere negli ultimi anni è cambiato. Il calcio è in evoluzione e di conseguenza i calciatori hanno bisogno di tempo per adattarsi. Uno dei portieri che più è riuscito ad entrare in questa nuova era è stato Edouard Mendy.
Il portiere del Chelsea, la scorsa domenica, è salito sul tetto d’Europa aggiudicandosi la Champions League. Un’impresa dei blues che sono riusciti ad arricchire una bacheca di trofei già piena contro ogni pronostico. Mendy è un calciatore di origini senegalesi ed è stato acquistato dai blues quest’anno per 24 milioni di euro. Il principale motivo del suo acquisto è stato l’investimento flop di Kepa. L’estremo difensore, pagato 80 milioni (record di sempre), non ha rispettato le aspettative e il club ha deciso di sostituirlo senza indugio.
La carriera e le difficoltà di Mendy
Mendy, all’età di 29 anni, si è ritrovato in una realtà diversa in quanto la sua carriera non è stata caratterizzata da rose e fiori. Infatti, il portiere dal 2011 al 2014 milita nel Cherbourg fin quando non viene confermato dalla squadra. E qui, all’età di 22 anni, le cose si complicano per il senegalese: l’idea di abbandonare il calcio si fa sempre più viva e Mendy è costretto a chiedere il sussidio di disoccupazione. E proprio quando sembrava tutto finito e il calciatore sembrava aver trovato un lavoro in un negozio, arriva una proposta dal Marsiglia ‘B’. Come ha affermato il portiere: “Facevo delle file lunghissime la mattina”. I sacrifici vengono ripagati e l’ascesa verso la vittoria prende piede.
Dopo un anno di Marsiglia, il Reims fa suo il cartellino e qui l’estremo difensore rimane per tre anni. Successivamente, il Rennes si aggiudica il portiere e lui dimostra di essere pronto per fare il grande salto. Arriva così il Chelsea. Sin dall’inizio stupisce l’allenatore, prima Lampard, poi Tuchel, e si aggiudica un posto da titolare: nelle prime sei partite Mendy subisce un solo gol. Nel corso della stagione, in Premier League ha raggiunto quota 16 per quanto riguarda la porta inviolata, subendo, su 31 partite disputate, 25 gol. Discorso diverso in ambito europeo: il senegalese ha subito solamente 3 gol in 12 partite.
Diversi concetti sono stato fondamentali per la vittoria della Champions: costanza, sicurezza e leadership. Il portiere si è dimostrato un vero leader tra i pali concedendo pochi gol e tanta fiducia alla difesa. La sua abilità nel giocare palla a terra – fondamentale per il calcio moderno e dunque per la costruzione dal basso – ha aiutato i blues ad arrivare fino in fondo e a strappare il pass della vittoria. Dotato di ottimi riflessi, il portiere ha dimostrato che con tanta tenacia e forza si può arrivare ovunque. Il motto per ogni sognatore è il solito: “Vietato mollare”. Perché nonostante ogni difficoltà, i desideri possono realizzarsi. Dalla disoccupazione alla Champions: Edouard Mendy ce l’ha fatta.
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