Insigne, Cavasin: “Per qualità ed estro mi ricorda Del Piero”

INSIGNE CAVASIN DEL PIERO – Alberto Cavasin, ex allenatore, fra le tante, di Fiorentina e Sampdoria, ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni de “Il Sogno Nel Cuore”, trasmissione condotta da Luca Cerchione in onda dal lunedì al venerdì dalle 12:00 alle 13:00 su 1 Station.

 Benevento, Cavasin: “La squadra campana è stata artefice del proprio destino”

“Ho lanciato Del Piero a 16 anni, Insigne me lo ricorda per qualità ed estro. Se fossi stato l’allenatore del Benevento, avrei vissuto la retrocessione con ingiustizia. In questi casi, nel calendario c’è bisogno di contemporaneità. Ad esempio, il giocare dopo, ha inciso anche nella partita del Milan con il Cagliari: i rossoneri hanno sofferto la pressione. Salvezza Torino per meriti loro o demeriti del Benevento? La squadra campana è stata artefice del proprio destino, nel girone di ritorno penso sappiano di aver sbagliato qualcosa. Il campionato del Toro è stato pessimo, nonostante una rosa da metà classifica. Se il Benevento avesse fatto meglio nella seconda parte della stagione, sarebbero retrocessi i granata”.

Osimhen, Cavasin: “Con il suo rientro sono cambiate tante cose”

Napoli? Negli ultimi mesi hanno mostrato grande sicurezza di gioco, personalità, vanno in campo e dimostrano di comandare le partite. Ad oggi, sono la squadra più forte del campionato insieme all’Inter. La mano di Gattuso si vede nella mentalità che hanno nell’affrontare determinate situazioni, hanno la consapevolezza di essere forti e lo dimostrano sul rettangolo di gioco. All’inizio avevano cali di concentrazione, successivamente sono mancati diversi giocatori, con il rientro di Osimhen sono cambiate tante cose, ma è con la mentalità che si arriva ad avere risultati ad alti livelli”.

Gattuso, Cavasin: “Riconfermerei Rino”

“Negli anni, gli azzurri peccavano in questo, ed è il più grande merito di Gattuso. Se riconfermerei Rino? Assolutamente sì. Se rivedo caratteristiche di Del Piero in Insigne? Ho lanciato Alex quando aveva 16 anni, in Lorenzo vedo tantissime sue caratteristiche: posizione in campo, le giocate, il rientro e tiro a giro, la qualità degli assist, è una bella fotocopia di Del Piero”.

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