Investire sui giovani, in Italia, è sempre stato un tema molto discusso. È cosa buona credere nel settore giovanile per i rendere baby fenomeni dei vivai pezzi pregiati, nei club e in trattative di mercato importanti. E negli ultimi anni lo scenario è cambiato, anche se solo parzialmente.
È importante investire sui giovani : in Italia lo scenario sta cambiando
Puntare sui giovani, su una linea verde, potrebbe essere davvero la chiave del “successo”. Molti club europei, già da anni, svolgono questo lavoro accuratamente. Perchè questo non avviene anche in Italia? O meglio, perché non tutti i club non investono sui propri vivai? Tra i tanti, c’è sicuramente il Napoli di Aurelio De Laurentiis, che da sempre si concentra solo sulla prima squadra per poter partecipare a tutte le competizioni possibili. La società campana non ha mai investito davvero su strutture adatte a garantire una giusta istruzione calcistica ai suoi ragazzi. Così come non ha mai investito su progetti idonei a favorire la crescita del settore.
I dettagli che fanno la differenza
Questi piccoli dettagli, che sicuramente fanno la differenza, non sono curati, e i tifosi partenopei chiedono di trattare con maggiore serietà questo tema. Basti pensare alle altre società italiane come Juventus, Milan, Inter, Sassuolo e Atalanta, che sfornano talenti dalle loro cantere ogni anno. Gli stessi che vengono rivenduti a prezzi esorbitanti per una stagione discreta in prima squadra. Non serve andare lontano per capire quanto potrebbe essere utile un investimento simile, non solo sui guadagni societari, ma anche in termini di rosa. Insigne fa eccezione, ma è ancora (troppo) poco…
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