NAPOLI, SENATORE BARBARO INSIGNE – Claudio Barbaro, Senatore Fratelli d’Italia, ha parlato di Napoli, di Roma, di Insigne e della situazione dei centri sportivi in questa crisi pandemica ai microfoni de “Il Sogno Nel Cuore”, trasmissione condotta da Luca Cerchione in onda dal lunedì al venerdì dalle 12:00 alle 13:00 su 1 Station Radio.
Napoli, Senatore Barbaro: “Insigne come Totti, ma c’è ancora qualcuno che lo critica a Napoli”
NAPOLI, SENATORE BARBARO INSIGNE – “Insigne? È il Totti del Napoli. Non capisco perché la piazza partenopea faccia fatica a riconoscergli questa importanza, ogni tanto. C’è ancora qualcuno che lo critica, nonostante le sue enormi qualità. Roma-Napoli? È una partita storica, affascinante, che ha scritto pagine importanti del calcio italiano. Sono diffidente, sono due squadre ‘strane’. Il Napoli è superiore dal punto di vista tecnico rispetto alla Roma, ma sono squadre incomprensibili: alternano partite straordinarie a sconfitte con squadrette.
Gattuso il ‘catenacciaro’
“Non so quanto abbia dato Gattuso agli azzurri, i pochi sprazzi di gioco mi sembrano figli di Sarri, almeno nelle posizioni in campo. Considero Rino un ‘catenacciaro’, i partenopei non sono una squadra che ruba l’occhio sul campo e se dovesse rubare l’occhio è per merito dei singoli, non dell’allenatore. Obiettivo Champions? Per la Roma sarà complicato arrivare fra le prime quattro, non sono mai andati oltre questo obiettivo in questa stagione”.
La Roma
“Europa League? L’asticella si è alzata: qualsiasi sia l’avversario per la Roma estratto dall’urna, credo ci fermerà, ma spero di essere smentito. Negli ultimi anni, Roma e Napoli ci hanno abituato a posti discreti. Ora facciamo fatica a tornare indietro, ma dovremmo farlo visto che sono risalite anche le milanesi. La diffidenza verso la mia quadra, non mi fa vivere bene la partita. Vi racconto un aneddoto: ho subito la peggiore umiliazione della Roma, il 7 a 1 a Manchester. Sono tornato a casa distrutto, e speravo di disintossicarmi dal calcio dopo quella partita, ma già il giorno dopo ero con la testa alla gara successiva”.
La riapertura dei centri sportivi
“Pandemia? È un incubo che non finisce, sta condizionando le vite di tutti noi. Bisogna essere sempre pronti a rispondere alle esigenze del popolo, noi politici siamo agevolati per il nostro lavoro. Riapertura centri sportivi? La nostra è stata una prova tentata in parlamento ma che purtroppo non ha avuto l’esito sperato, siamo stati l’unico partito favorevole alla riapertura dello sport di base in zona gialla. Ad oggi non intravedo le condizioni giuste per riaprire dopo Pasqua.
Conosco le dinamiche e la sofferenza del settore in materia, ed il tema principale dovrebbero essere dei ristori adeguati, i contributi per le attività, che fino ad oggi sono stati assenti. Se ci fossero potremmo parlare di ripresa con dati più confortanti. Quei pochi che ci sono stati hanno escluso i dati più importanti. Hanno escluso le quote di iscrizione ed i tesseramenti, che sono l’80% degli introiti delle associazioni sportive. Una serie di aspetti di carattere tecnologico devono comunque essere considerati perché portano spese, così come i mutui, leasing ed affitti. Bisogna aiutare in maniera più diretta, perché molte attività rischiano di chiudere per sempre”.
Rimborsi collaboratori sportivi e sport da contatto
“Rimborsi collaboratori sportivi? Nel Decreto Sostegni dovrebbe esserci un ulteriore incremento del rimborso dell’estate scorsa, ma al momento non conosco la portata. Il rischio principale è che potrebbero non esserci più le aziende che pagheranno gli stipendi ai collaboratori, una volta finita la pandemia. Dunque va salvata prima la spina dorsale dello sport italiano, ovvero i centri sportivi. Sport da contatto? Nessuna novità. Se non si va incontro ad un miglioramento della situazione attuale sotto il profilo pandemico sarà difficile porre un accento sulla ripartenza delle discipline sportive. Il comparto sportivo dovrà essere riaperto per gradi, spero che dalla prossima settimana possa esserci una schiarita sul tema”.
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Luca Cerchione