Arkadiusz Milik, arrivato a Napoli nel lontano 2016, ha sin da subito avuto una grossa responsabilità sulle proprie spalle: far dimenticare Gonzalo Higuain ai tifosi del Napoli. Quel Pipita che era passato alla corte della Juventus, acerrima rivale del club partenopeo.
Napoli, Milik: da sostituto di Higuain a separato in casa. La strana storia del polacco
L’inizio fa ben sperare: il polacco gioca e riesce a segnare con continuità riuscendo a realizzare 8 gol in pochissime partite. Media di 2.0 gol a partita. Il destino però, talvolta, riesce ad essere crudele e spietato, come quando costringendo l’attaccante classe ’94 ad un lungo stop. Il ginocchio fa crack durante una partita con la nazione polacca: rottura dei legamenti del ginocchio sinistro. L’infortunio lo tiene lontano dai campi di gioco per i seguenti 4 mesi.
La stagione successiva il Napoli decide di puntare nuovamente su di lui: tuttavia, a fine settembre, Milik subisce un secondo gravissimo infortunio al ginocchio, stavolta quello destro. Rientra la stagione seguente sotto la gestione Ancelotti, cercando di ritrovare la fiducia, mettendosi il passato alle spalle. Un anno dopo arriva l’esonero del tecnico di Reggiolo in seguito all’ammutinamento che ha visto scivolare gli azzurri sempre più in basso in classifica. Nella stagione successiva viene messo fuori rosa dalla società per il mancato rinnovo del suo contratto.
Nei giorni scorsi si è conclusa definitivamente la sua avventura a Napoli, passando al Marsiglia di Villas Boas. La domanda che tutti si pongono, tifosi e addetti ai lavori, è: senza infortuni l’avventura del polacco a Napoli avrebbe potuto avere un epilogo diverso?
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Davide D'Alessio